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Così l'Europa ha finanziato il laboratorio di Wuhan. La Lega: si faccia chiarezza

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L'Europa ha finanziato e finanzia tuttora l'istituto di virologia di Wuhan mentre la Cina fa muro riguardo alla trasparenza per la pandemia di Covid-19. La denuncia in sede europea è della Lega con una interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione. Il punto è delicato e fondamentale: l'Ue ha attuato la legittima attività di controllo prevista  dal programma di finanziamenti alla ricerca Horizon 2020

"L'Istituto di virologia di Wuhan, il più importante centro di virologia della Cina situato nell'epicentro dell'epidemia COVID-19, ha beneficiato anche di finanziamenti europei. In particolare, nel 2015 e nel 2019 la Commissione europea ha elargito rispettivamente 73.375 e 87.438 euro in favore dell'istituto nell'ambito del programma di finanziamento per promuovere la ricerca Horizon 2020. Inoltre, un progetto per il controllo delle epidemie di virus, avviato 1 gennaio 2020, starebbe finanziando l'istituto con ulteriori 88.433,75 euro"; si legge nell'interrogazione firmata dagli europarlamentari leghisti Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, e Marco Zanni, presidente del gruppo ID.

"Il programma Horizon 2020 prevede che la Commissione europea controlli i partecipanti al progetto fino a due anni dopo il pagamento. Tale strategia sarebbe incentrata sul rischio e sulla prevenzione delle frodi. Su queste premesse, si chiede pertanto alla Commissione: 1. Se tale meccanismo di controllo e verifica sia stato effettivamente attivato e con quali esiti? 2. Se, alla luce del contributo e della mancanza di trasparenza da parte dell'istituto, ritiene necessario attivare dei più efficaci controlli nella fase successiva ai finanziamenti?  3. Considerati danni al nostro mercato interno derivanti dal commercio di medicinali contraffatti provenienti dalla Cina, indicati nella relazione 20142016 dell'Ufficio per la proprietà intellettuale dell'Ue. perché continua a finanziare questi programmi di ricerca?".

L’Istituto di Virologia di Wuhan, la città dell’Hubei, in Cina, nella quale è iniziata la pandemia di Covid-19, è al centro tra l'altro di varie teorie, secondo le quali avrebbe creato il coronavirus Sars-CoV-2, per poi diffonderlo, intenzionalmente o meno. 

Il documento porta la firma di Marco Campomenosi, Matteo Adinolfi, Alessandra Basso, Simona Baldassarre, Mara Bizzotto, Anna Bonfrisco, Paolo Borchia, Massimo Casanova. Susanna Ceccardi, Angelo Ciocca, Rosanna Conte. Francesca Donato, Marco Dreosto. Gianna Gancia. Valentino Grant, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Alessandro Panza, Luisa Regimenti, Antonio Maria Rinaldi, Silvia Sardone, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, Stefania Zambelli, Marco Zanni. 

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