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La furbata di Calenda: comunque vada si tiene una poltrona

Rinuncia all'Europarlamento se diventa sindaco. Invece, se non viene eletto...

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«Certamente se verrò eletto sindaco smetterò di fare il parlamentare europeo, ci sono stati casi di sindaci molto bravi che sono rimasti con il doppio incarico, mi sembra Veltroni ed Albertini, ma io penso non si possa fare entrambe le cose». Lo ha detto Carlo Calenda nel corso di una diretta Facebook.

In quel "se" si legge l'intenzione di non mollare la poltrona di parlamentare europeo nel caso, invece, non dovesse essere eletto sindaco. Calenda, insomma, resterà nella Capitale solo in caso di elezione a sindaco. Fare il capo dell'opposizione non sembra invece interessargli. Un atteggiamento simile a quello - criticato dalla sinistra - della leghista Susanna Ceccardi, che non è stata eletta presidente della Toscana e ha deciso di restare a Strasburgo rinunciando al Consiglio regionale. Cosa diranno adesso i sinistri di Calenda?

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