Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Pd non farà le primarie, ancora una volta deciderà Bettini

  • a
  • a
  • a

"Tutti paiono rassegnati alla candidatura debole. Che con l’insidia di Calenda porterà inevitabilmente Virginia Raggi al ballottaggio per sfidare il candidato del centrodestra. E chi glielo dirà agli elettori del Pd che persino la Raggi andrà improvvisamente bene?" Così il sito Settecolli che analizza i mal di pancia, scatenatisi anche su Twitter, nel Pd sul nuovo sindaco di Roma. "Il Pd di Nicola Zingaretti non apprezza molto, diciamo, “il partito romano” - spiega ancora Settecolli - Ovvero, penserebbe uno, quella nomenclatura che sogna il Campidoglio dopo averlo regalato alla Raggi e ora vorrebbe riprenderselo con chissà quali conseguenze per la città. Ora è Carlo Calenda, leader di Azione, che sfotte i piddini con continue provocazioni alle quali essi rispondono malamente. E nel conflitto aperto nel partito fioccano quelli delle primarie, che sembrano un lontano ricordo nonostante lo statuto del Pd". 

Ma a far esplodere tutto, secondo il sito, ci ha pensato Andrea Orlando, vice di Zingaretti nel Pd, "che non esista a twittare il suo editto: 'Che cosa c’è di poco chiaro nelle parole “deciderà il partito romano”? I partiti non personali funzionano così'.  Fuori dal politichese: scordatevi le primarie, decide il politburo, come ai vecchi tempi". “Decide Bettini. Nel Partito Democratico funziona così“.

 

Dai blog