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Ecco perché attaccano Enrico Montesano

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Enrico Montesano simpatizza e sostiene il movimento "no-mask" sceso in piazza a Roma. E attorno a lui si scatenano. Come fa Massimo Gramellini dalle colonne del Corriere della Sera che ha postato il pensiero del suo editorialista.

 

 

 

"Al grido di «Non nego, ma non credo», l’attore Enrico Montesano sarà oggi virtualmente alla testa del corteo di smascherati che, sfidando il distanziamento sociale e il mondo reale, protesterà contro la malinconia governativa di costringere gli italiani a proteggersi dal virus giudoplutomassonico - scrive Gramellini - Infastidito dagli ubriachi da talk show, il fu conte Tacchia reclama il diritto alla scienza-fai-da-te: «Sarò libero di non fidarmi dei medici scelti dalla tv?». Liberissimo. Meno libero di insinuare il dubbio che quei medici, alcuni dei quali conosciuti in tutto il mondo (penso a Mantovani, a Remuzzi, a Ilaria Capua), siano a libro-paga di multinazionali farmaceutiche e governi imperialisti smaniosi di metterci in riga a colpi di vaccini e decreti di emergenza. L’idea che alla scienza si possano applicare le stesse categorie soggettive della politica appartiene in genere a chi della scienza non ha mai avuto bisogno. Suppongo che anche Montesano, se avesse un problema col virus, telefonerebbe prima a Crisanti che allo spin doctor di Trump, il quale suggeriva di curare il Covid con la candeggina. Alla scienza non si applica la regola della par condicio. Volendo rappresentare le posizioni degli esperti sul riscaldamento globale, dove gli scettici non arrivano all’uno per cento, il conduttore di un talk americano scelse di far entrare in studio uno scienziato negazionista e novantanove che non lo erano. Voi di chi vi sareste fidati?".

 

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