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Coronavirus, clamorosa accusa al premier Conte: a febbraio lo studio segreto su contagi e morti. E il governo non ha fatto nulla?

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Lo studio sul tavolo del governo già il 12 febbraio prevedeva fino a 60 mila morti. Il quotidiano "La Repubblica" ha ottenuto l'accesso al lavoro del ricercatore Stefano Merler presentato al Comitato Tecnico Scientifico quando ancora non c'erano casi ufficiali di Covid. E' clamoroso l'atto di accusa al governo del quotidiano. Messi in guardia dal dossier segreto che avevano in mano, non solo non hanno fatto nulla. Ma hanno regalato alla Cina 18 tonnellate di protezioni che servivano in Italia. Quanti sono morti per questa sciagurata decisione? 

Erano due gli scenari previsti in base agli indici di diffusione, uno con un milione di contagiati, l'altro con 2 milioni. "Tre giorni dopo la discussione di questi dati - si legge su La Repubblica - un carico da 18 tonnellate di dispositivi di protezione partiva da Brindisi per la Cina". E ancora: "La sanità sotto stress, l'ipotesi era che il picco di espidemia avrebbe creato una carenza di diecimila posti in terapia intensiva".

Il documento non fa stime sul numero di morti ma secondo Merler il tasso di letalità registrato in quel momento in Cina applicato agli scenari italiani, produceva un risultato fra 35 e 60 mila morti da Covid-19. E in effetti 35.472 è il numero di decessi registrato finora in Italia. Uno studio sconvolgente come il ritardo con cui il governo guidato da Giuseppe Conte ha affrontato l'epidemia: le prime misure infatti sono arrivate solo un mese dopo. "Cosa abbiamo fatto dal 12 febbraio al 9 marzo quando inizia il lockdown per preparare il sistema sanitario al probabile arrivo del virus?" scrive La Repubblica. "Abbiamo comprato mascherine, tamponi, predisposto protocolli di protezione del personale sanitario?".

 

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