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Daniela Santanché durissima contro il governo: vogliono un altro lockdown e usano i giovani

Francesco Storace
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“Giuseppe Conte punta al nuovo lockdown”. È netta, e non potrebbe essere altrimenti, Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia e imprenditrice che ben conosce i problemi reali delle imprese. Discoteche comprese.

E in questa intervista a Il Tempo, la parlamentare della Meloni critica i nuovi provvedimenti di governo (“il 99 per cento dei contagiati non ha bisogno delle cure ospedaliere”) e lancia un messaggio durissimo: si utilizzano i giovani come apripista per comprimere le libertà. “Aspettiamoci la sorpresa: non riapriranno le scuole, alla maggioranza interessano solo gli sbarchi per i clandestini che poi scappano e infettano”.

Senatrice Santanchè, quanto è fondato il timore su un governo proiettato verso un nuovo lockdown?
“Ne sono assolutamente certa. Conte e i suoi ministri – Speranza compreso – hanno capito che è molto più facile chiudere tutto che regolamentare la nostra vita. Però devono stare attenti a non esagerare. Molti documenti sulle loro iniziative non sono ancora usciti e un gorno abbiamo persino dovuto leggere che il governo ha fatto esattamente il contrario di quel che suggerivano persino i suoi consulenti, i membri del comitato tecnico scientifico. Avevano optato per un lockdown parziale, Conte ha bloccato tutta Italia, come è noto”.

E come si può impedire che ci riprovino?
“Mah, purtroppo questa governo ha dalla sua parte i poteri forti europei, il mainstream, i grandi giornali che gli vanno appresso nello spargimento della paura da virus. Il suo modello è la piattaforma Rousseau, vogliono terrorizzare tutti, facendoci diventare tutti perfetti automi e costringerci a rispondere sì o no”.

Addirittura…
“Sì, e quel che più mi dispiace è che in prima fila ci sia Il Corriere della Sera. Gli italiani devono svegliarsi, la mascherina non può essere un bavaglio. Il 99 per cento dei contagiati non è ospedalizzato. Io mi fido dei clinici che sono stati in prima linea nella fase più acuto, come Bassetti, Zangrillo, tanto per fare nomi di medici coraggiosi e che non hanno timore di dire come stanno le cose”.

Davvero nelle discoteche non c’è pericolo?
“Intanto va detto come stanno le cose, perché se ne sono raccontate troppe. Oggi le discoteche sono aperte, con le stesse misure valide finora. Speranza ha solo ordinato che non si possa ballare. Come nelle piazze e nelle sagre, anche nelle discoteche”. 

Quindi tutto a posto…
“Macchè, siamo al trionfo di una cultura talebana, identificano il ballo come qualcosa di sporco e consumistico. Eppure i giovani hanno dato prova di grande responsabilità e maturità. Se si danno delle regole di buonsenso, (non stare vicini, tenere la mascherina, lavarsi le mani) le rispettano. Poi si è cominciato a capire che quelle regole non valevano per tutti, come per chi sbarcava. E se poi i loro coetanei sono positivi al rientro dalle vacanze, è evidente che la confusione aumenta. Ma la colpa non può essere la loro”.

Arrabbiarsi per le discoteche chiuse è una questione economica?
“Non c’è solo quella, che pure ha la sua importanza in un momento di grande crisi. Anche io sento che molti dicono chi se ne frega. Magari molti genitori. Ma bisogna stare attenti a quel che verrà: oggi non ti fanno ballare, domani cantare e poi non ti faranno votare. Di questo passo limiteranno tutte le libertà personali sancite dalla Costituzione”.

Qualcosa bisognerà farla per tutelare la salute.
“Certo, bisogna darsi regole di buonsenso. Dobbiamo capire che abbracci e baci non possono essere di moda adesso, le mani vanno lavate, si deve indossare la mascherina, ma mi chiedo che c’entri la teoria del fornaio, col virus che lavora di notte perché la mascherina vogliono che la indossiamo dalle 18 alle 6 del mattino. La mattina il virus si riposa?”.

Riapriranno le scuole?
“Non ci credo. La Azzolina si è dimostrata un ministro assolutamente incapace e incompetente. Mancano ancora scuole per ben duecentomila studenti. I banchi con le rotelle serviranno solo a giocare. E temo che non saranno consegnati in tempo: chiunque fa impresa capisce che è impossibile rispettare le date pretese dal governo”.

Se è per questo pare che anche i trasporti siano nel caos… 
“Impossibile il contrario. Ormai siamo alle disposizioni più cervellotiche. Sugli scuola bus puoi stare meno di 15 minuti senza rispettare il distanziamento sociale. Ma sull’alta velocità guai a stare vicini. Mentre i pendolari, i poveri cristi possono ammucchiarsi come il carro bestiame. Gli aerei viaggiano strapieni. Qualcuno ci farà capire che diamine succede?”.

In compenso sbarchi a go go
“Proprio così. Lampedusa è al collasso. Dagli hot spot c’è la fuga di massa e i clandestini vanno a infettare tutta Italia. Ora dovremmo difendere i confini, ma il governo ignora il problema. Tutto chiuso per gli italiani. Solo sanatoria per gli immigrati”.

Come cambieranno i decreti Salvini?
"Stanno già togliendo il freno a mano dall’invasione. Completeranno l’opera. Fratelli d’Italia ha votato quei provvedimenti, ma l’unica cosa da fare è il blocco navale. Ma siccome lo diciamo noi, non va bene. Se lo dicevano Prodi e Napolitano andava bene ai tempi dell’Albania. Un’ipocrisia che mi fa schifo”.

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