
Nuove regole per il congedo parentale

Si chiama "Decretiamo parità" ed è un gruppo di giovani donne e uomini che ha messo a punto una serie di modifiche alle norme sul congedo parentale previsto dal decreto rilancio. Un testo che è stato condiviso da alcuni parlamentari, come Stefania Ascari (M5S), Cosimo Maria Ferri (Iv) e Giuditta Pini (Pd) e che continua ad avere consensi. La proposta prevede di rimodulare il congedo parentale per permettere in egual modo a madri e padri (con figli tra 12 e 16 anni) di lavorare in smartworking anche in maniera frazionata e non solo in questo periodo di emergenza. Il congedo durerebbe 6 mesi e potrebbe essere ripetuto una volta nei successivi 4 anni. Inoltre, è previsto un credito d'imposta del 50% per il datore di lavoro sulla retribuzione pagata.
Le nuove regole permetterebbero ai genitori di lavorare da casa per alcuni giorni alla settimana, peraltro anche a quelle madri e a quei padri che attualmente non ricevono sostegni se non la possibilità di astenersi dal lavoro solo nel caso di sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche. L'obiettivo del comitato è anche quello di rendere più semplice il reinserimento al lavoro dei neo-genitori oltre che di supportare i datori di lavoro con un incentivo concreto puntando sullo smartworking come strumento strutturale.
Il team "Decretiamo parità" è composto da Isabella Borrelli, digital media strategist, Michela Cella, professoressa associata in Economia politica all'università Milano-Bicocca, Nelson Esposito, public affairs strategist, Mariangela Rulli, anche lei esperta di public affairs e Giusy Sica, europrogettatrice. "Le misure emergenziali alle quali siamo stati chiamati hanno mostrato le lacune di un sistema in cui il gender gap lavorativo è uno dei più alti d'Europa. Auspichiamo un domani dove non si viene posti, di fatto, davanti al bivio tra famiglia e carriera" spiega Isabella Borrelli.
Determinati anche i parlamentari che hanno sposato l'idea. "E' una bella proposta che speriamo di riuscire a fare passare non solo durante questa emergenza ma di renderla strutturale anche per il dopo" sottolinea Giuditta Pini (Pd). Mentre per Cosimo Ferri (Iv) è "un'assoluta novità nel panorama giuslavoristico, una sintesi delle misure disposte in questi anni che andrebbe ad assicurare il giusto equilibrio tra la vita lavorativa e quella famigliare". Sono "misure a vantaggio non solo delle famiglie ma del Paese tutto", conclude la pentastellata Stefania Ascari.
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