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Giorgia Meloni rilancia la manifestazione contro il governo: tutti a Roma il 4 luglio

Paolo Zappitelli
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Non più il 2 giugno ma il 4 luglio. La manifestazione lanciata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e alla quale poi hanno aderito anche la Lega e Forza Italia, cambia data. Uno slittamento dovuto alle misure ancora in vigore per l’emergenza Coronavirus, che impediscono il passaggio tra le regioni almeno fino al 3 giugno. Così la presidente di FdI ha preferito spostare la data per permettere a tutti coloro che vogliono partecipare di essere presenti a Roma. L’appuntamento del 2 giugno resterà ma «depotenziato»: si faranno delle piccole riunioni simboliche in varie città.  «Il 2 giugno faremo manifestazioni su tutto il territorio nazionale, con grandi bandiere tricolori, in almeno 100 piazze in tutta Italia - ha spiegato ieri ospite della trasmissione "Un giorno da pecora" su RadioUno Rai - E poi speriamo di poter fare il 4 luglio una grande manifestazione tradizionale con migliaia di persone, distanziate, in un’Italia nella quale si sarà piano piano ripreso, speriamo, ad avere una vita pressoché normale, sempre cercando di fare attenzione». 

«Secondo me - ha aggiunto riferendosi al 2 giugno - c’erano degli strumenti per fare una manifestazione, già consentendo ai tanti, tanti italiani che ci stanno chiedendo di scendere in piazza, di poter venire a dire la loro. Credo che con la responsabilità si ottiene tutto, con un po’ di organizzazione si poteva mettere in piedi un’iniziativa più partecipata». «Però - ha concluso -  capisco anche il timore dei minimi problemi di rischio che ci possono essere». 

Un’iniziativa alla quale si è subito accodata la Lega. Durante il consiglio federale del partito Matteo Salvini ha detto per quella data si sta pensando di organizzare - se l’emergenza coronavirus lo permetterà - una manifestazione al Circo Massimo. Restando comunque confermato l’appuntamento del 2 giugno che sarà a carattere locale. «<Quella manifestazione  sarà simbolica - ha detto il leader del Carroccio - ma visto che in tantissimi vogliono esserci, voglio dare appuntamento a tutti per il 4 luglio al Circo Massimo. Per allora dovranno arrivare le risposte su cassa integrazione, su ritorno a scuola. Se non ci saranno risposte sufficienti porteremo in quella piazza le idee degli italiani dimenticati».

Alla «chiamata» manca per il momento Forza Italia che aspetta la decisione di Silvio Berlusconi. Antonio Tajani, vicepresidente del partito, ha comunque confermato l’appuntamento per la Festa della Repubblica. «Organizzeremo un evento simbolico, nessuna manifestazione ma probabilmente eventi in tutte le regioni con numero limitato di persone, per far capire agli italiani che vogliamo farci carico dei loro problemi. Non manifestazioni di massa quindi, serve dare segnali senza creare problemi per la salute dei cittadini».

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