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Intesa sulla regolarizzazione dei migranti lavoratori. Fratelli d'Italia in rivolta: "No allo Ius Covid"

L'accordo Conte-Renzi rientra in un articolo del Dl Aprile. Lollobrigida: "Non lo permetteremo"

Carlantonio Solimene
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Mentre spunta nel dl aprile, ormai diventato decreto maggio, un articolo per regolarizzare i lavoratori "invisibili", oggetto dell'accordo tra il premier Giuseppe Conte e Italia viva di Matteo Renzi (nel quale rientrerebbe anche il "salvataggio" del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede), Fratelli d'Italia minaccia barricate per non far passare il provvedimento caro alla ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova.  “Nel governo, con l'Italia in ginocchio, stanno tentando di regolarizzare gli immigrati irregolari arrivati clandestinamente in Italia. Ricominciano gli sbarchi sulle nostre coste grazie alla bella stagione ma anche alla speranza di essere regolarizzati. E invece di pensare agli italiani, in preda a un delirio ideologico maggioranza e governo si accapigliano su come utilizzare l'emergenza per raggiungere altri obiettivi. C'è un limite di tolleranza che si sta superando e la pazienza degli italiani, fino ad ora esemplare, rischia di trasformarsi in incontenibile rabbia. Fratelli d'Italia non permetterà lo ‘Ius Covid', che sembra essere un vero e proprio insulto a chi ha tenuto in piedi questa Nazione” attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Nella bozza preparata dal governo è scritto che «al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza dell'eccezionale emergenza sanitaria connessa alla diffusione del contagio da Covid-19 e per favorire nel contempo l'emersione di rapporti di lavoro irregolari, i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, possono presentare istanza, con le modalità di cui ai commi 4 e 5, qualora intendano concludere un contratto di lavoro subordinato ovvero dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, sottoposti a rilievi fotodattiloscopici in data anteriore all'8 marzo 2020 e che non abbiano lasciato il territorio nazionale dal suddetto adempimento». Esclusi dalla regolarizzazione dei cosiddetti "invisibili" - braccianti, colf e badanti - i migranti espulsi per motivi di ordine pubblico e sicurezza di Stato, ma anche per reati collegati al terrorismo o per il commercio di sostanza nocive.

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