Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'euro-trappola all'Italia. Smascherata la vera natura della Ue

Invece di aiutare i Paesi colpiti dal Covid-19 li ricatta proponendo nuovi fardelli economici

Gianluigi Paragone
  • a
  • a
  • a

Ho capito, è un problema di vocabolario: non conoscono il significato delle parole che pronunciano. Se dopo una intervista al Financial Times in cui se ne chiedeva tutta la potenza di fuoco, il premier italiano afferma adesso che il Mes è «uno strumento inadeguato», io gli credo. Perché credo che egli abbia chiaro il significato della parola inadeguato. Forse però non è così se - come riportano alcuni retroscenisti- il capitolo Mes non è chiuso. Inadeguato, dicevamo. Che si intende? Facciamo un esempio. Se mi dicono che per scalare una montagna le ciabatte sono inadeguate, non è che se mi metto le infradito o dei sandaletti con un cinturino dietro la caviglia ho risolto il problema: l'inadeguatezza della calzatura resta tale e quale e quindi in montagna metterò un'altra scarpa adeguata, gli scarponi. Se il Mes dunque è uno strumento inadeguato, non è che nella versione light o ammorbidita diventa adeguato: sempre fondo salva Stati resta. E quindi vuol dire che mi stai imbrogliando con le parole. Il Mes resta Mes anche nelle sue versioni edulcorate, perché resta un credito privilegiato. L'altro giorno l'economista Daniel Gros ha ripetuto ciò che vado scrivendo da tempo: il Mes e i coronabonds restano un credito privilegiato per chi li detiene. «Sono una trappola» ha commentato Gros «perché darebbe qualche garanzia in più agli investitori. Se l'Italia per ipotesi avesse difficoltà potrebbe dichiarare default sui normali Btp ma mai sugli eurobond: avremmo così titoli di serie A e titoli di serie B. Le banche italiane detengono moltissimi Btp, se questi diventano più volatili cresce anche il pericolo per la tenuta del sistema finanziario». Il ragionamento vale tale e quale, per le stesse ragioni, anche per la linea di credito Mes, light o normale che sia, nel senso che è un prestito senior, cioé privilegiato. Stiamo assistendo da settimane a trattative infinite sulle risposte dell'Europa rispetto alla crisi Covid-19. Io domando: ma se l'Europa deve trattare ancora sul suo tipo di intervento proprio e sulle risposte, finora che ha fatto? Che razza di Europa hanno costruito se abbiamo una moneta ma non una politica monetaria che alla bisogna diventi la rampa di lancio per rialzarsi in volo? Ripeto, sono settimane che stanno discutendo circa l'armonia tra i trattati e gli strumenti finanziari a debito; ma secondo voi gli Stati Uniti cambierebbero la loro Federal Reserve con la nostra Banca Centrale sommata con l'accrocchio del Mes, della Bei e di altri spacciatori di soldi in prestito? Certo che no, perché la loro banca centrale compra il debito federale illimitatamente, altra parola che qui fa paura. Non lo farebbero gli States e nessun altro Paese con vere banche centrali in grado di generare soldi dal nulla. Il Coronavirus darà un'altra spallata al colosso dai piedi d'argilla. La recessione spaventosa cui andremo incontro dovrebbe già avere un soggetto politico in grado di tirarmi fuori, non di ricattarmi con fardelli più o meno leggeri. Se io sto affogando, non mi interessa che qualcuno si proponga come insegnante di nuoto. Ho bisogno di un bagnino che arrivi con il moscone a prelevarmi. Altrimenti affogo. Qui siamo allo stesso punto. Interi settori produttivi moriranno, il che significa che l'imprenditore sarà solo con debiti, procedure fallimentari e beni impegnati; significa che migliaia di lavoratori resteranno a casa. Che allo Stato non solo mancherà gettito fiscale, ma mancherà pil e avrà le banche in situazioni di sofferenze profonde. Avrà poi crescenti tensioni sociali che sfoceranno in proteste di piazza. Non solo. Quella liquidità che lo Stato o l'Europa non garantisce alla fine la offrirà l'economia della criminalità organizzata, che entrerà con capitale fresco da riciclare nei gangli economici ormai esausti.

Dai blog