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E adesso il Pd batte cassa: il voto cambia l'asse di governo. I 5stelle rispondono picche

Davide Di Santo
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All'indomani del voto in Emilia Romagna il Pd fa un sospiro di sollievo a già batte casse con l'allato di governo. ∫ tiene botta all'offensiva di Matteo Salvini e resta governatore, anche grazie a molti elettori che alle scorse amministrative avevano votato il Movimento 5 Stelle uscito con le ossa rotte dalla tornata elettorale.  Leggi anche: Meloni spiana governo e Sardine A bussare al premier Giuseppe Conte di buon mattino è il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, che a Circo Massimo dichiarta: "È giusto che oggi si usi questo risultato per modificare l'asse politico del governo su molte questioni. Ad esempio il M5s, dopo questa severa sconfitta, dovrebbe rinunciare a un armamentario che non paga elettoralmente e che rende difficile l'attività di governo". Subito dopo mostra qualche pezzo dell'"armamentario": "Ad esempio, sulla questione della giustizia dovrebbe esserci una disponibilità al confronto superiore a quella che c'è stata finora". Il 5Stelle Michele Gubitosa replica così: "Mi dispiace sentire le parole di Orlando sulla necessità di rivedere l'asse politico del governo. Il Pd e noi stessi abbiamo sempre detto che il voto alle regionali non avrebbe pregiudicato l'attività di governo. Spero non si vogliano strumentalizzare le elezioni locali per fare passi indietro su temi decisivi quali la prescrizione o la revoca delle concessioni autostradali. Per il M5s al centro di qualsiasi accordo resteranno sempre i temi per i cittadini", conclude. "Consiglio vivamente al Partito Democratico di evitare che la giusta esultanza si trasformi in bislacche fughe in avanti su ipotetiche 'modifiche dell'asse politico del governo'", scrive invece su Facebook il grillino Manlio Di Stefano. Si sa, le amministrative diventano test nazionali solo quando si vince. 

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