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Effetto Sardine: affluenza boom e in Emilia si profila il testa a testa

Elettori mobilitati: quasi il doppio rispetto a cinque anni fa. E' il segnale che la vittoria tra Bonaccini e Borgonzoni si deciderà per un pugno di voti

Carlantonio Solimene
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Chiamatelo, se volete, effetto Sardine. Sta di fatto che l'Emilia Romagna si è mobilitata come non mai per queste Regionali che vedono contrapposto il candidato del centrosinistra, il governatore uscente Stefano Bonaccini, e la candidata del centrodestra, la leghista Lucia Borgonzoni. Per approfondire leggi anche: In Emilia clamoroso boom dell'affluenza Alle 19 si era recato a votare oltre il 58% degli aventi diritto. Praticamente il doppio rispetto a 5 anni fa, quando alla stessa ora si era recato a votare il 31% degli elettori romagnoli e alla fine Bonaccini fu eletto da appena il 37% degli aventi diritto. Di fatto, l'enorme mobilitazione tradisce la percezione della popolazione e dei vari comitati elettorali. Ossia che il risultato sia davvero appeso a un pugno di voti. Mai come oggi, quindi, una storica roccaforte della sinistra è diventata contendibile, e il centrodestra potrebbe davvero strappare la guida della Regione. Significativo l'appello finale di Stefano Bonaccini al voto disgiunto, in particolare nei confronti dei militanti grillini, il cui candidato, Simone Benini, non ha chance di vittoria. Lo stesso Bonaccini, nel pomeriggio, si è sbilanciato, twittando uno speranzoso "Vinciamo noi". Il centrodestra, dal canto suo, può confidare nell'avanzata delle sue liste in Emilia Romagna in tutte le ultime competizioni elettorali, tanto alle Politiche del 2018 che alle Europee del 2019. In quest'ultimo caso, la Lega operò addirittura il sorpasso sul Pd come primo partito della Regione. Decisivo sarà anche il modo in cui si "distribuirà" il boom dell'affluenza nelle varie Province. Se, infatti, fosse registrato soprattutto nelle roccaforti rosse come Bologna e Reggio Emilia, rappresenterebbe un ottimo segnale per Bonaccini. Se, invece, a far registrare il rialzo maggiore saranno Parma e Piacenza, più vicine alla Lega, la Borgonzoni avrebbe molte più chance. Si vedrà. Per i primi exit poll occorrerà aspettare la chiusura delle urne, alle 23. Le prime proiezioni su voti reali sono invece attese per la mezzanotte.

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