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Ok al referendum contro il taglio di deputati e senatori. E nascono i comitati NoiNo

Senato

La Cassazione ha approvato il testo del quesito per evitare la riduzione dei parlamentari da 945 a 600

Dario Martini
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Via libera della Corte di Cassazione al referendum sulla legge che taglia i parlamentari. L'Ufficio centrale per il referendum della Corte, con ordinanza depositata oggi, ha dichiarato che la richiesta di referendum sul testo di legge costituzionale recante la "modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", sorretta dalla firma di 71 senatori, è conforme all'art. 138 Cost. ed ha accertato la legittimità del quesito refendario dalla stessa proposto. La riforma, voluta soprattutto dal M5s, prevede un taglio dei deputati che passerebbero da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Intanto, sono oltre 50 i comitati NoiNO che si sono costituiti in tutta Italia ad appena dieci giorni dall'avvio della campagna referendaria lanciata dalla Fondazione Luigi Einaudi, che ha promosso la raccolta delle firme tra i senatori e i deputati per indire il referendum costituzionale. A darne notizia è Andrea Pruiti, coordinatore nazionale dei comitati NoiNO, secondo il quale "oltre ai comitati, già presenti in tutte le regioni d'Italia, sono centinaia le adesioni individuali che giungono quotidianamente al coordinamento nazionale attraverso il portale www.noino.eu. Dalla Fondazione Luigi Einaudi fanno sapere che hanno aderito al manifesto e alla campagna nazionale NoiNO i parlamentari promotori del referendum - alla Camera e al Senato, dove è stato ampiamente superato il traguardo delle firme richieste - e sono in corso le adesioni dei cento senatori e dei deputati che hanno consentito ai cittadini italiani di potersi esprimere su una modifica così importante della Costituzione. 

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