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Matteo Salvini: lotta alla droga citofono per citofono. Rissa con Fedez e Fabio Volo

Davide Di Santo
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Matteo Salvini non molla di un centimetro. Rispedisce al mittente le critiche sulla citofonata al tunisino che i vicini davano come spacciatore, al Pilastro di Bologna. E ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta ha ribadito che "la lotta alla droga va combattuta giorno e notte, via per via, citofono per citofono... non sono affatto pentito di aver fatto quella citofonata". Leggi anche: Danneggiata l'auto della donna che ha indicato il citofono a Salvini L'episodio è andato in scena durante una diretta Facebook. Durante un sopralluogo nel quartiere Pilastro il leader della Lega ha voluto parlare con una famiglia in cui, secondo i residenti che accompagnavano, alcuni membri sarebbero dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. A rispondere a Salvini un ragazzo di 17 anni che ora, insieme al padre, sta valutando di adire le vie legali.  Politici e vip hanno dato addosso al leghista. Il rapper Fedez attacca: "In uno stato di diritto non dovrebbe essere la portinaia del condominio a dare l'etichetta di spacciatore. Il buon Matteo forse voleva vestire i panni del giustiziere, mi è sembrato più un testimone di Geova mancato".  Più aggressivo Fabio Volo: "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle, non da un povero tunisino che lo metti in difficoltà, sei solo uno str... senza palle. Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli", ha detto il conduttore radiofonico e scrittore durante la sua trasmissione su Radio Deejay. Inevitabile la replica di Salvini: "A Fabio Volo dico che io i camorristi li ho messi in galera. Mentre Fabietto Volo scriveva e Fedez cantava io confiscavo i beni ai mafiosi". 

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