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Carfagna contro Berlusconi: io non divido. Terremoto in Forza Italia

Mara Carfagna presenta l'associazione Voce libera

Pietro De Leo
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Mara Carfagna leva l'ormeggio alla sua nuova associazione e parte «Voce Libera», dopo mesi di aspro dibattito interno a Forza Italia, voci di addio puntualmente smentite, corteggiamenti politici (respinti) da parte di Matteo Renzi. Lei, però, rimane tra gli azzurri, e ieri ha tenuto a battesimo, nella sede della Camera di Commercio di Roma, la sua creatura, che si rivolge «a uomini e donne di buona volontà» e «nasce non per dividere ma per aggregare». E risponde, indirettamente, all'anatema di Silvio Berlusconi dell'altra sera, che alla presentazione del libro di Vespa aveva definito «inutile» l'iniziativa. «L'ultima volta che qualcuno mi ha detto che stavo facendo una cosa inutile - ironizza - è quando ho presentato una legge contro lo stalking, che è una legge di cui io vado fiera». Per approfondire leggi anche: VOCE LIBERA, CHI C'E' NELLA SQUADRA Quanto al dibattito interno in Forza Italia dice: «a forza di fare ultimatum, di dire "dentro o fuori" è finita che c'è più gente fuori che dentro il partito». Sul piano politico, stronca qualsiasi ipotesi di sinergia con Renzi: «sostiene un Governo di sinistra noi stiamo nell'altra metà campo», e poi si sofferma sullo stile della politica: «L'Italia è stanca di essere ostaggio di una campagna elettorale permanente e di una politica che non riesce ad avere uno sguardo lungo». Dunque, in un connubio tra iniziativa politica e azione programmatica si snoda l'ossatura iniziale del progetto. Che vede un pool di fondatori tra parlamentari e dirigenti di Forza Italia. Oltre alla stessa Carfagna, tra questi ci sono i parlamentari Andrea Cangini, Massimo Mallegni, Barbara Masini, Paolo Russo, Luigi Casciello e Renata Polverini. E poi il coordinatore regionale delle Marche Marcello Fiori. Accanto, poi, un comitato scientifico tra cui spicca Carlo Cottarelli che, pur chiarendo di non voler fare politica, spiega: «Presento le mie idee che penso possano far crescere l'Italia: a qualcuno piacciono, a qualcuno no». Altri nomi del comitato scientifico sono Alberto Mingardi, Alfonso Celotto, Riccardo Puglisi e Alberto Brambilla. In più Giuliano Urbani, che fu tra i fondatori di Forza Italia nel 1994. Proprio della necessità di una iniziativa liberale parla a margine anche Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, che spiega: «Occorre creare una "casa liberale" che non sia subalterna ai populisti. Con Mara Carfagna abbiamo degli obiettivi comuni». E intanto ci sono anche altre realtà che plaudono all'iniziativa. Dal Pli, ad esempio, parla l'esponente nazionale Francesco Pasquali, che invia il suo «in bocca al lupo a quanti hanno contribuito alla nascita di voce libera». Dal mondo centrista, Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa danno il «benvenuto» all'associazione. E si affacciano in sala nomi del centrodestra di vari livelli e varie esperienze. Il senatore Gaetano Quaglieriello, l'ex deputato Massimo Palmizio, primissima guardia di Forza Italia nel '94, e poi Donato Robilotta, assessore alla Regione Lazio con Storace, e Stefano Cetica, che fu componente della Giunta Polverini. Da Forza Italia? Rimangono gli echi delle parole, durissime, di Silvio Berlusconi. Anche se una fedelissima di Arcore come Michaela Biancofiore afferma, in riferimento a Mara Carfagna: «Non ascoltare anche le sue ragioni, bollarla come eretica, spingerla verso l'uscita, viverla come un fastidio significa sconfessare la nostra storia e l'intuito dello stesso Presidente». Ora, dopo il battesimo, ecco i primi step. «Bisogna dare a quest'associazione delle radici popolari e calate sui territori. C'è aspettativa tra cittadini, imprenditori e amministratori locali - spiega Marcello Fiori - e con loro dobbiamo avviare un solido confronto».

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