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Zingaretti vuole lo ius soli. Nuova rissa nel governo

Il segretario del Pd rilancia sulla cittadinanza agli immigrati

Davide Di Santo
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 Una carta d'identità  in tre punti: giustizia sociale, giustizia ambientale, giustizia fiscale. E, tra i segni particolari, il rifiuto dei "miti della destra" a cominciare dal 'machismo' e dal mito della forza fisica. Nicola Zingaretti parla per più di un'ora davanti ai delegati che, di lì a poco, daranno il via libera definitiva alla riforma dello statuto del Pd. I cui pilastri comprendonolo ius soli. Ed è subito scontro con gli alleati di governo del Movimento 5 Stelle. Sullo ius soli infatti si apre un nuovo fronte nella maggioranza di governo. Sul palco di Bologna, dove è in corso la manifestazione del Partito democratico "Tutta un'altra storia", Zingaretti ha affermato: "Alla maggioranza e al presidente Conte dico prepariamo una nuova agenda per questo governo, sulla base degli accordi, per l'Italia del futuro". Accanto, alla situazione dell'ex Ilva, e, tra le altre cose, le misure per gli investimenti e l'equo compenso, il segretario ha iscritto nell'agenda "la revisione dei decreti Salvini e lo ius culturae e lo ius soli." "Si parla di Ius soli mentre c'è il maltempo che flagella l'Italia e il futuro di undicimila lavoratori a Taranto, sono sconcertato", sbotta Luigi Di Maio all'arrivo all'Hotel mediterranea di Salerno, a conclusione del suo tour campano. "Non siamo a governo per lanciare slogan o fare campagna elettorale", dichiara l'alleato di governo in un asse, quello rossogiallo, che scricchiola giorno dopo giorno sempre di più. Scontato l'intervento del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha immediatamente annunciato "battaglia, dentro e fuori il Parlamento, per fermare lo ius soli ed evitare che si cambino i decreti Sicurezza". Ma a stretto giro è arrivato il commento "sconcertato" dell'alleato di governo: "C'è mezzo paese sott'acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati - dicono fonti del Movimento 5 stelle - Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare".

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