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Conte s'intesta le assunzioni di Salvini

Matteo Salvini

Sbloccati 12mila posti. Esultano M5s e Pd ma il via libera risale a prima della nascita del governo rossogiallo

Gaetano Mineo
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Si rafforza la sicurezza dei cittadini. Pronte circa dodicimila nuove assunzioni tra le forze dell'ordine. Si attende soltanto la registrazione alla Corte dei conti del relativo Dpcm del 4 settembre già firmato. La validazione da parte dei magistrati contabili, in pratica, consentirà già nel mese di ottobre alle amministrazioni del comparto sicurezza-difesa e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di effettuare circa 1.700 assunzioni straordinarie (1.657 per la precisione) a tempo indeterminato con risorse già stanziate lo scorso anno. Altre circa 10mila nuove assunzioni, sono legate al normale turn over del personale. Giuseppe Conte gongola: «L'attenzione al settore e la sicurezza dei cittadini rimangono una priorità del Governo». Ma sa bene, lo stesso premier, che il provvedimento su questi 12mila nuovi posti di lavoro è frutto del suo precedente governo, quello gialloverde, che ha visto in prima linea sulla sicurezza dei cittadini, l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Era stato lo stesso capo della polizia, Franco Gabrielli, ad aver dato atto all'ex capo del Viminale, di aver sbloccato il turn over che in passato ha creato «nefande conseguenze». Così stanno le cose. Gongola anche la neoministra pentastellata della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, che reputa la massiccia immissione di personale un «segnale importante», diretto a quelli che definisce «i nostri angeli custodi che soffrono una cronica carenza di organico». In dettaglio, invece, vediamo l'infornata prevista. Partiamo dai 1.657 nuovi ingressi in polizia, guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri e polizia penitenziaria. Come spiega lo stesso dipartimento della Funzione pubblica, 1.043 saranno possibili dal primo ottobre per un onere, a regime nel 2025, pari a 45,6 milioni di euro. Mentre dal 23 ottobre scatterà la possibilità di assumere altre 614 unità per una spesa a regime di 26,7 milioni di euro, costo che sale a 30,4 milioni se si considerano gli 86 posti già autorizzati dal primo marzo scorso tra i 100 indicati per il Corpo della polizia penitenziaria. Mentre le altre circa 10mila assunzioni, legate al normale turn over, sono così divise. Per l'Arma dei carabinieri le posizioni che si aprono sono 4.540, seguono la polizia di Stato con 3.134, la guardia di finanza con 1.900, la polizia penitenziaria con 1.426 e i vigili del fuoco con 938. In tutto si arriva precisamente a 11.952 nuove leve: 10.295 per ricambio generazionale e 1.657 per ricorso ai fondi straordinari. Tra i profili da inserire tutti i gradi: dagli agenti ai commissari, inclusi orchestrali e atleti dei diversi gruppi sportivi. Si tratta di pescare dalle varie selezioni che danno accesso ai corsi, scorrendo poi le varie graduatorie in essere. A regime il nuovo personale muoverà risorse per quasi 528 milioni di euro. Ma a breve, ci sarò la necessità di altre assunzioni nei ranghi delle forze dell'ordine anche nei prossimi anni, considerando che nel 2022-2023 andranno in pensione circa 6 mila unità per anno. Gongola, infine, finanche l'ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti. L'esponente del Pd, nuovo socio di governo del M5s, afferma: «Ci eravamo impegnati per dare risposte reali e non giocando con le paure». In altre, parole, «lo sblocco di 12mila assunzioni nelle forze dell'ordine è un'ottima notizia perché è una decisione che risponde in modo serio al bisogno di sicurezza dei cittadini». In sostanza, per la Pinotti, «queste assunzioni sono una risposta concreta e molto attesa». Appare più che opportuno, ricordare che il decreto che dà il via libera alle assunzioni è stato sottoscritto lo scorso 4 settembre, il giorno dopo, il 5 settembre, giurava il governo giallorosso. Onora alla cronaca.

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