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Caos Pd: zero toscani al governo e i renziani vanno in tilt

La Boschi: spero non vogliano colpire Matteo. Voci di scissione

Davide Di Santo
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Un caso "regionale" agita il Pd e l'esecutivo rossogiallo. Nei dem, infatti, scoppia la prima grana per il Conte-bis dopo che neppure dalle nomine dei sottosegretari approda un esponente toscano nel governo e in prima linea a protestare ci sono ovviamente i renziani. Oltre a non aver ottenuto ministri, la quinta regione più grande d'Italia (la nona per popolazione), non ha espresso neppure uno tra i 10 viceministri e i 32 sottosegretari nominati oggi. «Se questa esautorazione è una vendetta contro la vecchia maggioranza del partito o contro Renzi lo si dica con chiarezza altrimenti si dia una spiegazione seria e politica di questa decisione», ha tuonato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha parlato di questione «serissima» e ha chiesto che il segretario Nicola Zingaretti fornisca spiegazioni. «Da toscana sono dispiaciuta che nella squadra di governo non ci siano toscani, spero che non sia semplicemente un modo per colpire Renzi ed il nostro gruppo», ha lamentato l'eurodeputata Maria Elena Boschi. «Il problema di una mancata rappresentanza della Toscana nel governo esiste», ha ammesso il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi tornato nei dem dopo l'esperienza Mds, «qualche giorno fa, assieme alla giunta, avevo chiesto attenzione per la nostra Regione, soprattutto a partire dal tema delle infrastrutture che giudico prioritario per la Toscana. Tuttavia ricondurre questo problema a una vendetta contro Matteo Renzi mi pare profondamente sbagliato e divisivo». Anche perché, ha osservato, la componente renziana è «ampiamente rappresentata» nell'esecutivo. «Leggendo la lista dei sottosegretari e viceministri non posso negare la mia profonda delusione e amarezza per la mancanza di nomi toscani del Partito Democratico», ha protestato l'eurodeputata Simona Bonafè, «qualcuno a livello nazionale dovrà spiegare ai tanti militanti ed elettori toscani il motivo, ad oggi incomprensibile, per il quale la Toscana non sia stata considerata degna di avere un rappresentante ai massimi livelli, o se ci sia una purga Renzi che ancora oggi la Toscana deve pagare». Caso che fa tornare in auge le voci di scissione dei renziani. 

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