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Pioggia di ricorsi degli euro-trombati

A ottobre i seggi italiani al Parlamento Ue saliranno da 73 a 76. Ma è già scontro sui criteri di assegnazione comunicati dalla Cassazione

Pietro De Leo
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Pensavate che la contesa per le Europee si sarebbe chiusa il 27 maggio? E invece no, perché c'è un'altra partita residuale legata alle consultazioni per Strasburgo, e riguarda la prospettiva della Brexit. L'ultima dead line, com'è noto, è fissata per il 31 ottobre (anche se, come i precedenti insegnano, la data pue) essere per così dire soggetta a proroghe) e l'applicazione dei suoi effetti giuridici comporterà un ampliamento della compagine italiana per l'Europarlamento, da 73 a 76 europarlamentari. Soltanto che sul criterio secondo cui tutto questo avverrà potrebbe esserci qualcosa che non va. Almeno secondo un gruppo di senatori centristi: Antonio De Poli e Paola Binetti dell'Udc, Antonio Saccone di Forza Italia e Gaetano Quagliariello di Idea che hanno presentato un'interrogazione in merito... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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