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Di Maio prova a "stanare" Zingaretti. Ma c'è il sondaggio choc: Dem verso il sorpasso

Il Pd salirebbe al 19,8% mentre il M5S sarebbe al 22,1%

Carlantonio Solimene
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La vittoria di Nicola Zingaretti nelle primarie per la segreteria del Partito Democratico non lascia indifferente l'universo Cinquestelle. Un po' perché c'è chi, dalle parti della Casaleggio Associati, giudica la buona affluenza della domenica del Pd come un segno di delusione dell'elettorato "di sinistra" nei confronti dell'operato del M5S al governo. Un po' perché l'ala grillina più vicina ai Dem spera di poter avviare con Zingaretti un dialogo che offra al MoVimento un'alternativa all'esecutivo con la Lega. Così Luigi Di Maio, che rischia di ritrovarsi stritolato da questa dinamica, ha deciso di fare una mossa politica per "stanare" Zingaretti fingendo di porgergli la mano e zittire, in questo modo, anche chi in questo momento contesta il suo ruolo al vertice del MoVimento. "Il mio bocca al lupo al nuovo segretario del Pd" ha esordito il vicepremier. Per poi lanciare una sfida: "Il M5S fra pochi giorni porta in Parlamento una misura che introduce ed estende il salario minimo a tutte le categorie di lavoratori. Una battaglia di tutti e sul tema mi auguro di vedere un'ampia convergenza parlamentare, a partire proprio da Zingaretti". Il presidente della Regione Lazio ha evitato di replicare, essendo tra l'altro impegnato in Piemonte per dar sostegno al governatore Sergio Chiamparino nella battaglia per la Tav Torino-Lione. Ma a rispondere a Di Maio ci hanno pensato altri esponenti del Pd: "Vorremmo segnalare al vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio che sul salario minimo orario esiste una proposta di legge del Partito democratico, già depositata fin dallo scorso luglio, molto precisa e dettagliata" ricorda la capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Debora Serracchiani. "Se quella del M5S è una iniziativa legislativa seria e non la solita campagna propagandistica, troverà sempre pronto il Pd nella difesa degli interessi delle categorie più deboli" conclude la Sarracchiani. In realtà che le due forze politiche siano pronte a collaborare resta complicato, anche perché alle Europee saranno dirette concorrenti per contendersi il secondo posto alle spalle della Lega. A tal proposito, un sondaggio sta galvanizzando i Dem: La7 ha svelato un'anticipazione della rilevazione che sarà resa nota nel Tg di stasera secondo la quale il Pd salirebbe al 19,8% mentre il M5S sarebbe al 22,1%.

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