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La resa dell'inventore del logo del Pd: "Tanto ormai voto 5 stelle"

Parla Nicola Storto: "I valori originali sono stati già traditi da un pezzo"

Nadia Pietrafitta
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Nicola Zingaretti è pronto a mettere da parte il simbolo del Pd alle prossime elezioni Europee perché "non è un dogma?". "Non è un problema, tanto il Partito democratico i valori originali, che erano alla base di quel simbolo li ha già traditi da un pezzo". A dirlo è Nicola Storto, Art director di 37 anni che, nel 2007, ebbe da Walter Veltroni proprio il compito di disegnare il 'loghetto' rosso, bianco e verde, che oggi conosciamo come simbolo del Pd. Parla di valori originali alla base del Pd e del simbolo. Quali erano? Il Pd doveva essere unione, ricostruzione. Doveva parlare al popolo e alla gente che vive nel disagio ogni giorno. Io condividevo quei valori e li ho messi nel simbolo. Oggi non ci sono più. Lei all'epoca simpatizzava per il Pd? Sì, ero un simpatizzante, ci credevo. Se posso chiedere, votava Pd? Lo vota ancora? Votavo Pd, ma adesso non più. Da quando esiste voto il M5S, sono i più vicini a quelli che erano e sono i miei ideali. Alla luce di quanto fin qui al Governo, li rivoterebbe? Da quando sono al Governo hanno leggermente deviato il loro percorso, ma non vedo altre forze vicine ai miei ideali. I suoi ideali sono rispettati nonostante l'alleanza con la Lega? All'inizio l'idea di un'alleanza con la Lega mi disturbava, ma le decisioni sono coordinate. In ogni caso mi turba meno rispetto alla Lega di sei anni fa. Quindi non le fa nessun effetto sapere che il simbolo che ha creato potrebbe essere messo da parte? Nessun effetto, davvero. Disegnarlo è stato una bella esperienza, ma non ci sono molto legato. Non è stato quel simbolo a darmi una carriera. Se lo vogliono togliere nessun problema. C'erano il rosso del partito, il bianco della democrazia e il verde dell'ecologia. È da tempo che nel partito non ci sono più.

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