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Salvini furioso con gli alleati. Il vertice era segreto

Sul tavolo le candidature regionali

Silvia Sfregola
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Il vertice del centrodestra doveva rimanere "riservato" e così non è stato. Matteo Salvini era pronto a incontrare Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni nell'abitazione milanese del Cav in via Rovani e non ad Arcore. Quando la notizia si è diffusa il leader della Lega ha deciso di disertare. È "molto irritato", fanno trapelare da ambienti del Carroccio, che motivano la decisione con la volontà del leader leghista di trascorrere la giornata con i figli Federico e Mirta. Era stato proprio Salvini a chiedere che il vertice rimasse segreto, anche se convocato per parlare delle prossime regionali, perché poteva essere tradotto come una mossa contro l'alleato di governo e soprattuto contro Luigi Di Maio. L'ultimo caffè preso a palazzo Grazioli qualche settimana fa con Berlusconi aveva creato infatti non pochi attriti tra i due vicepremier, con Luigi Di Maio che aveva trasformato i sospetti di un possibile tradimento in certezze. Il rapporto tra i due non è tra i migliori, raccontano, complici le pesanti ripercussioni che la vicenda di papà Di Maio sta avendo sul titolare del Mise. Il momento, insomma, è delicato nella compagine di governo e lo stesso Ignazio La Russa, che ha partecipato al vertice, non ha remore nel constatarlo: »È evidente che Salvini ha seri problemi di coabitazione con i 5Stelle". Fratelli d'Italia aveva chiesto già da tempo di riunire la coalizione attorno al tavolo e ovviamente il forfait di Salvini non è stato presso bene. »Mi sembra una reazione esagerata - ha spiegato ancora La Russa - anche perché nessuno aveva detto che si trattava di un incontro clandestino e se lo fosse stato noi non avremmo partecipato". Alla fine la coalizione si è riunita lo stesso, al posto di Salvini al tavolo si è seduto il fidato Giancarlo Giorgetti. La riunione, preceduta dal pranzo, ha visto passi in avanti, ma non è stata risolutiva. In ballo i candidati per le elezioni in Abruzzo, Piemonte, Basilicata e Sardegna. Fdi ha proposto per l'Abruzzo tre candidati e sembra che la coalizione, a fronte dei sondaggi, abbia trovato l'accordo sul nome di Marco Marsilio. Lo stesso hanno fatto gli alleati rispettando la spartizione delle regioni che prevede la scelta del candidato a Fi per Piemonte e Basilicata, mentre in Sardegna la decisione spetta al Carroccio. Berlusconi però, prima di ufficializzare le candidature, avrebbe chiesto un ulteriore approfondimento di sondaggi. Berlusconi lascia la sua residenza milanese nella tardo pomeriggio e subito dopo arriva la notizia con Salvini si sono sentiti telefonicamente. I due si sono confrontati sui temi e nomi da proporre alle prossime amministrative e regionali, concordando che la prossima settimana saranno ufficializzati i candidati.

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