Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Toninelli chiede scusa dopo la nuova gaffe su Genova

Il post (poi cancellato) del ministro che parlava del taglio di capelli rifacendosi alle polemiche su Autostrade

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Dopo il sorriso con Bruno Vespa davanti al plastico del ponte di Genova, Danilo Toninelli finisce di nuovo nella bufera a causa di una frase questa volta pubblicata su Instagram: “Ho revocato la revoca della concessione al mio barbiere" e pubblica la foto di sé, fresco di coiffeur, in mezzo ai figli. Proprio come quando era andato al mare a pochi giorni dal caos ligure e aveva postato una foto con la moglie. Il ministro delle Infrastrutture ironizza in realtà sul suo stesso operato, in particolare sulla revoca della concessione alla società Autostrade in seguito al crollo del ponte Morandi in cui sono morte 43 persone. Le sue parole non sono state prese bene neppure dalla rete, tant'è che il Cinquestelle ha poi cambiato la didascalia. Immediata la reazione politica. “Che vergogna un ministro così. Parole, battute e propaganda, mentre Genova aspetta decisioni chiare e in fretta", commenta il segretario del Pd Maurizio Martina. Tranchant il deputato di Forza Italia Giorgio Mulé: “Guardo Danilo Toninelli che sorride, sorride, sorride sempre e mi viene in mente 'Cuore': 'Tutti si voltarono a guardare Franti: E quell'infame sorrise'". Per Matteo Renzi “quell'uomo non sta bene: aiutatelo”. Mentre di “intollerabile irresponsabilità” parla Maurizio Gasparri (Fi) e per la ligure Dem Raffaella Paita non si sarebbe trattato di un errore, “ma di mancanza grave di rispetto”. La butta sul personale Toninelli che a tutti replica su Facebook con un “stanno cercando in ogni modo di danneggiare la mia immagine per fermare la mia azione e quella del M5S”. Messa così, ogni responsabilità scivola via, verso ‘gli altri'. Il ministro ammette poi “errori, leggerezze”. E annuncia che ne commetterà ancora, ragione per cui si scusa preventivamente. Ma, e qui sta il punto cruciale della sua autodifesa, “niente rispetto alle ruberie e ai sistemi di potere che loro hanno messo in piedi in questi decenni”. Dove ‘loro' sono tutti gli altri politici, i predecessori soprattutto, contrapposti a “tutti noi cittadini per bene”. “Io non mollo”, promette Toninelli e assicura che “in pochi anni cambieremo tutto in meglio”. Intanto, però, dopo un mese dalla tragedia, i genovesi aspettano ancora di sapere chi ricostruirà il ponte che permetterà di tornare alla normalità.

Dai blog