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È partita la crociata anti-Salvini. Matteo respingili tutti

Da Saviano a Boldrini, da Vauro a Soros e Balotelli: sapientoni di sinistra all'attacco. È la prova che il leghista ha ragione

Davide Di Santo
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Pseudointellettuali di sinistra, segretari di partito, ex premier, semplici parlamentari, ex governatori e pure calciatori. Tutti (o quasi) contro Matteo Salvini. L'accusa è sempre la stessa. Quella di soffiare sul fuoco del razzismo e dell'intolleranza. Eppure il leader della Lega è diventato ministro dell'Interno soltanto da pochi giorni e ha cominciato a occuparsi della questione più complicata nel nostro Paese: l'immigrazione. Negli ultimi anni l'Italia è stata penalizzata dai trattati europei. Non solo. È stata beffata più volte dalle mancate promesse degli altri Paesi dell'Unione. Avevano assicurato di non lasciarci soli a fronteggiare un fenomeno che travalica in ostri confini nazionali. Avevano promesso che l'accoglienza sarebbe ricaduta sulle spalle di tuttal'Ue. Non è stato così. Allora il neoministro Matteo Salvini ha subito messo le cose in chiaro e cominciato un lavoro che ha l'obiettivo di combattere l'immigrazione irregolare. Ma gli attacchi e le accuse contro di lui si moltiplicano. C'è chi ha parlato di«nuovoMedioevo», come l'ex governatore della Puglia Nichi Vendola. O chi accusa: «È un imbecille, becero e volgare», come ha detto senza usare mezzi termini il vignettista Vauro. Ha attaccato anche lo scrittore Saviano... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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