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Ecco chi è Giuseppe Conte, il professore indicato come premier

Giuseppe Conte

Silvia Sfregola
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Avvocato civilista, docente di diritto privato, la carriera di Giuseppe Conte parla più il linguaggio accademico che non quello della politica. Il presidente del Consiglio indicato da Luigi Di Maio è nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia, ma residente a Roma, Conte è professore ordinario di diritto privato all'università di Firenze. È stato componente del consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa, avvocato cassazionista del foro di Roma. Dal 2013 è componente del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa, scelto dal Parlamento. In occasione della sua candidatura per quell'incarico presentò un curriculum di 18 pagine, la maggior parte delle quali dedicate ai suoi studi e agli incarichi in ateneio tra i più importanti del mondo, come Yale e alla Sorbona. Si laurea in Giurisprudenza del 1988, compie gli studi di perfezionamento a Yale e alla New York University e le docenze di Diritto Privato all'Università di Firenze e all'università Luiss di Roma. Se si eccettua il suo incarico come presidente della commissione disciplinare che ha coordinato l'istruttoria a carico del consigliere di Stato Bellomo, accusato di comportamenti inappropriati con le allieve dei corsi di preparazione alla magistratura, di Conte non si era parlato molto fino a poche settimane fa, quando il Movimento 5 Stelle ne aveva indicato il nome nella squadra di governo come ministro della Pubblica Amministrazione. Succedeva prima delle elezioni, e prima dell'alleanza con la Lega, e all'iniziativa pubblica con la quale Di Maio presentò la squadra di governo, Conte fu pubblicamente elogiato dal capo politico del M5s per il suo impegno per la de-burocratizzazione dell'amministrazione pubblica e lui stesso - parlando dei suoi obiettivi da futuro ministro - fece riferimento alla «semplificazione della pubblica amministrazione» e alla «cultura della legalità» da promuovere e valorizzare tra gli italiani. Lui, dal palco, sottolineò di non poter essere considerato nè un militante nè un simpatizzante del Movimento 5 Stelle. Ma, in una intervista a DiMartedì, ha detto che il suo cuore «tradizionalmente è battuto a sinistra».

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