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Lega-M5S, un libro dei sogni da duecento miliardi

Per finanziare il programma serve un patrimonio. Che verrà fatto saltare fuori col fisco

Valerio Maccari
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Un conto che potrebbe arrivare fino a cento miliardi di euro, addirittura il doppio se si mette mano alle pensioni. Dopo gli ostacoli politici, l'esecutivo Lega-M5S dovrà superare anche una sfida economica: il reperimento delle ingenti risorse necessarie all'attuazione del programma. Anche perché, a quanto emerge, nel contratto di governo tra le due forze le proposte «forti» della campagna elettorale ci saranno tutte, dalla flat tax al reddito di cittadinanza e allo stop all'Iva, passando per la revisione, se non la cancellazione, della Riforma Fornero della previdenza. Sia chiaro: le cifre potranno variare a seconda delle modalità di implementazione dei vari punti, ma ci troviamo comunque di fronte ad interventi particolarmente costosi per le casse pubbliche, tra riduzioni di gettito ed incrementi di spesa. A partire da flat tax e reddito di cittadinanza, che dovrebbero essere le priorità, pure se nessuna delle due misure sarà quello che promette. La flat tax, ad esempio, sembrerebbe già aver perso il suo principale tratto distintivo: l'aliquota unica. Le ultime proposte, infatti, ne prevedono due: una al 15% per chi ha redditi familiari fino a 80mila euro e un' altra al 20% per chi ha redditi maggiori... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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