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Rivolta contro Brunetta. Lui: "Lascio"

Renato Brunetta

Berlusconi e Meloni riescono a evitare la rottura con Salvini. Malumori e petizione contro il capogruppo alla Camera. Che annuncia il passo indietro

Pietro De Leo
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È il sabato del riannodo. Il venerdì si era chiuso con il voto dei senatori leghisti, per lo scranno più alto di Palazzo Madama, sul nome di Annamaria Bernini di Forza Italia, di fronte alla perseveranza Berlusconi su Paolo Romani. Il comunicato di Forza Italia era stato durissimo verso gli alleati della Lega, ma da lì le diplomazie si erano messe in moto per tutta la notte. A metà mattina, arriva la soluzione al rebus presidenze e si sciolgono i nodi. Giù Romani da un lato e Fraccaro (annunciato dal Movimento nella notte di venerdì) dall'altro, dentro i nomi di Elisabetta Alberti Casellati da Forza Italia e Roberto Fico nel campo dei Cinque Stelle. L'accordo è fatto. Tutto avviene dopo un inizio mattina al cardiopalma e un vertice della coalizione del centrodestra convocato a Palazzo Grazioli. Da cui esce un comunicato in cui, oltre al nome dell'avvocatessa ed ex componente Csm, parlamentare di lungo corso di Forza Italia, si afferma questo: «I leader del centrodestra confermano che le intese intercorse in questa fase non sono prodromiche alla formazione di un governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale l'indicazione spetterà al presidente della Repubblica. Confermano che in ogni caso vi è l'impegno di tutte le forze politiche del centrodestra a non ricercare accordi individuali per la formazione del governo». Ad elezione dei presidenti avvenuta, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni osserva che «sarebbe stato irrispettoso per gli italiani che credono in noi se fossimo andati in ordine sparso. È sempre grazie a Fratelli d'Italia se il centrodestra è ancora unito». Anche SaLvini plaude alla... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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