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La Boldrini trova posto a sinistra. E "aggiusta" il nome del partito

Il presidente della Camera Laura Boldrini

Laura entra in Liberi e Uguali: "Anzi, per me è Libere e Uguali"

Antonio Rapisarda
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Liberi (di fare campagna elettorale, nonostante la carica istituzionale) e Uguali (nel tenersi stretta, alla faccia del bon ton, la «tribuna» presidenziale fino alla fine). Dopo Pietro Grasso, presidente del Senato e leader allo stesso tempo della nuova coalizione antirenziana «de' sinistra», si attendeva solo l'altro annuncio. Ieri, ampiamente preannuciato sui social, è arrivato: anche Laura Boldrini ha ufficializzato la sua adesione a Liberi e Uguali («anzi nel mio caso Libere e Uguali», ha puntualizzato non risparmiando la prima bacchettata ai maschietti di casa), convinta com'è che abbia «la potenzialità di conseguire l'obiettivo di ricostruire un centrosinistra innovativo e in discontinuità».  Per la presidente della Camera eletta nel 2013 come indipendente nelle liste di Sel - che ha ufficializzato la discesa in campo allo Spazio Cerere di Roma nel quartiere «rosso» di San Lorenzo quella con Bersani, Civati & co non è una scelta in controtendenza con la sua iniziale simpatia per il modello diversamente renziano di Pisapia (poi imploso): "Sono sicura che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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