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M5S incorona Di Maio tra le polemicheGrillo: primarie regolari. E fa pace con Fico

Beppe Grillo e Luigi Di Maio

Silvia Sfregola
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Pace fatta tra Roberto Fico e Beppe Grillo. Il deputato campano è stato visto nel backstage di "Italia 5 Stelle" a Rimini in un lungo colloquio con Davide Casaleggio. Dopo diverse trattative è stato raggiunto un accordo sul ruolo del "capo politico" e del candidato premier del M5S che toccherà a Luigi Di Maio. Che ci fossero degli spiragli, si era in parte capito dalle parole usate nel pomeriggio da Nicola Morra che aveva accennato a "una proposta" di mediazione. Mentre questa notte Beppe Grillo, parlando di Fico, lo aveva definito un "romantico". In serata dal palco di Rimini Grillo ha annunciato i risultati della consultazione online. "Nessun voto manomesso" ha chiarito il leader M5S. Alla fine i votanti del M5S per la scelta del candidato premier sono stati 37.442 e Di Maio ne ha ottenuti 30.936 voti (gli iscritti certificati con diritto di voto sono circa 150mila). Qualche momento di tensione con spinte e insulti all'arrivo della sindaca di Roma accolta fra le urla degli attivisti del M5s: "Vergogna, vergogna" e "menategli a 'sti giornalisti" hanno urlato alcuni mentre altri hanno gridato "avvoltoi, avvoltoi" nel corso del percorso breve ma difficile che la Raggi ha affrontato spostandosi verso il gazebo di Roma Capitale. Attimi di tensione anche per i cronisti Rai circondati e insultati dai militanti. L'affluenza è stata alta nella seconda giornata di festa grillina, secondo gli organizzatori, hanno partecipato tra e otto e le diecimila persone. Sole, striscioni e magliette a Cinquestelle hanno rappresentato la mattinata aperta da Beppe Grillo che ha cantato sul palco e in cui si sono tenute le prime agorà con i parlamentari. Danilo Toninelli ha parlato di legge elettorale, Nicola Morra ha risposto agli attivisti, richiamando i valori fondanti del Movimento: "Noi siamo la forza che vuole fare rispettare il bene comune perché se affossa la giustizia, l'ambiente e la sanità anche il potente poi stramazza al suolo". Tra le presenze a sorpresa si è visto l'avvocato Carlo Taormina che si è professato Cinquestelle.

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