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Pd al voto: comunque vada, sarà lo stesso

I programmi di Renzi, Orlando e Emiliano sono uguali. Dalla Ue agli immigrati, nessuna differenza. Divisi solo su leadership e tasse

Dario Martini
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Le primarie del Pd sono una sfida già scritta. Renzi, a meno di cataclismi, vincerà. Perché così è previsto in larga misura da tutti i sondaggi. I suoi avversari hanno provato a far passare il messaggio che sono diversi, che con loro il Partito democratico cambierà pelle. Ma è davvero così? A leggere le mozioni dei tre candidati viene qualche dubbio. Su tutti i grandi temi, infatti, dalla visione dell' Europa alle politiche sull' immigrazione, è difficile capire esattamente in co sai tre programmi si differenzino. La vera divergenza è una: la concezione della leadership. Renzi vuole fare sia il segretario che il premier ed è aperto a larghe intese. Orlando ed Emiliano, invece, vogliono tenere separate le due cariche (forse perché sanno che perderanno?) e garantiscono che mai e poi mai scenderanno a patti col centrodestra. Questa è la sostanziale differenza. Anche la baruffa sulla patrimoniale (contrario l' ex premier, favorevoli il Guardasigilli e il governatore della Puglia) è più fumo negli occhi che altro. Renzi, infatti, fa la corte centro, gli altri due guardano a sinistra. I programmi dei tre candidati, che oggi saranno valutati dagli elettori di centrosinistra, sono scaricabili... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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