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Pd, Speranza si candida E Renzi prepara l'assemblea

Roberto Speranza

Silvia Sfregola
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Alla vigilia dell'assemblea del Partito democratico, Roberto speranza, lancia la sua candidatura alla segreteria del Nazareno. "Il congresso del Pd arriverà presto ed io ci sarò. Chi mi conosce sa che non sono una prima donna ma oggi il partito deve cambiare. Qualcuno penserà che si tratta di un Davide contro Golia. Accetto la sfida perché so di non essere solo" annuncia il leader minoranza Dem intervenendo all'iniziativa 'L'Italia prima di tutto. Un nuovo Pd per ricostruire il centrosinistra'. Secondo speranza "serve un congresso rifondativo non improvvisato ma preparato. Di questo abbiamo bisogno, non di una kermesse o di un plebiscito" perché "il Pd non deve essere un uomo solo al comando". Seduto in platea che Pier Luigi Bersani, che non nega la caratura del giovane lucano, ma dice anche chiaramente che le candidature sono "aperte" e se ne deve discutere dentro e fuori il Nazareno. "Siamo qui a caricarci di compiti nuovi politici e organizzativi per creare un'alternativa nel Pd - sottolinea l'ex segretario - che renda possibile per il Pd promuovere un nuovo campo del centrosinistra". Nella stessa sede in via dei Fretani si fanno avanti anche Michele Emiliano ed Enrico Rossi. Il governatore della Puglia però avverte: "Parlare del nome del segretario significa fare come fa Renzi. Credo che adesso non sia il momento di parlare di nomi". Mentre dalla Toscana, Rossi si dice "contrario all'idea di una confederazione di tutti contro Renzi. Ma la nostra gente vuole unità tra di noi. Troveremo un modo, ora contano più i contenuti dei nomi".   Ora la mossa spetta a Matteo Renzi, che a Pontassieve prepara il suo intervento all'assemblea del partito che si terrà domani e dove lancerà il congresso, in anticipo rispetto alla scadenza naturale fissata a novembre 2017. Ma di dimissioni dalla carica di segretario, come richiesto dalla minoranza Dem, non se ne parla. La tabella di marcia è già scritta, con Renzi che ha già chiarito che lascerà al 'parlamento dei mille' la decisione: "Io sono per farlo subito, ma decide l'assemblea". Quindi prima l'assemblea e a seguire la riunione della direzione per la nomina della commissione per il congresso -composta in modo da rappresentare tutte le correnti - stesura del regolamento, individuazione dei termini per le candidature. Poi congressi nei circoli riservati agli iscritti e, tra febbraio o marzo, aveva ragionato Matteo Orfini, arrivare alle primarie.   In merito alla candidatura alla segreteria del partito avanzata da speranza, il senatore Stefano Esposito commenta: "E' bene, più candidature ci sono e meglio è" ma sottolinea come "la candidatura di speranza è di una parte della minoranza, perchè poi c'è la candidatura di Rossi in campo già da tempo". Stefano Pedica invece si concentra sull'assemblea di domani nella quale occorre "ricostruire il Partito, superare le divisioni e fare del Pd il motore del nuovo centrosinistra. Si puo' perdere una battaglia ma bisogna fare tesoro degli errori e andare avanti con maggior impegno. E la prima cosa da fare e' ascoltare il nostro popolo, che e' fatto di persone e non di tessere di partito. Inutile parlare di candidati domani, meglio parlare di territorio e di lavoro". Duro invece il commento del senatore Andrea Marcucci: "Speranza ha appena fatto in tempo a candidarsi, che già altri due sono a contendergli la leadership della minoranza. Un ritorno al passato di cui il Pd non ha bisogno".

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