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La Leopolda alza il sipario su terremoto e referendum

Matteo Richetti

Dai tavoli tematici all'amatriciana, a tagliare il nastro del settimo appuntamento Matteo Richetti. Il premier: "Un'edizione con persone normali, non vip"

Silvia Sfregola
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"La Leopolda è il luogo delle persone che hanno voglia di fare politica. Politica semplice, bella, buona". Matteo Renzi dà il via alla settima edizione della festa che ha contrassegnato il suo ingresso in politica. Quest'anno la stazione fiorentina segnala uno snodo decisivo: quello del referendum costituzionale che si terrà esattamente tra un mese. La "Leopolda del sì" com'è stata chiamata apre le porte stasera alle 19 con un aperitivo di benvenuto per poi iniziare i lavori verso le 20.30. L'apertura segna un ritorno a casa: quello di Matteo Richetti, a cui è affidato il primo atto. La serata inaugurale sarà dedicata in gran parte al terremoto e ai 50 anni dalla alluvione di Firenze. Con gli "angeli del fango" saranno presenti i "nuovi angeli": volontari e amministratori dei paesi colpiti dal sisma, per una discussione su terremoto, protezione civile, terzo settore, leggi sociali, volontariato. La serata si chiuderà con una spaghettata all'amatriciana di solidarietà. Sabato mattina alle 9.30 è l'ora dei tavoli di lavoro, aperti al contributo di tutti, sugli argomenti più vari. Sabato pomeriggio, dopo la pausa pranzo, interverrà Brunello Cucinelli che racconterà il suo progetto per ricostruire la cattedrale di Norcia, da Renzi eletta a luogo simbolo dell'Europa. Le riforme costituzionali saranno l'argomento elettivo della discussione ai tavoli, conclusa domenica mattina quando sarà la volta dei "leopoldini" che in questo 2016 hanno avuto un figlio. O lo hanno messo in cantiere. Parleranno personalità del mondo della ricerca, della tecnologia, dell'innovazione, del capitale umano, della cultura. "Io come sempre chiudo domenica alle 12" annuncia Renzi che ci tiene a sottolineare la caratura very normal people di questa edizione. "Come al solito la stampa cercherà di capire i nomi famosi, per noi sarà fondamentale accogliere le persone normal, non i vip".

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