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Renzi a Bruxelles: "Non aumenterò le tasse"

Renzi

Il premier sottolinea: "Non ci sono conflitti con l'Europa". Poi l'incontro con Van Rompuy. Il suo staff: "Grande attenzione alle nostre riforme"

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La promessa più forte di Matteo Renzi da Bruxelles è stata: "Non aumenterò le tasse". Un impegno forte quello assunto dal premier che però si scontra con la realtà dei fatti. Dopo il suo ingresso a palazzo Chigi la Tasi, ovvero l'imposta sulla casa, è schizzata alle stelle e la stessa Corte dei Conti parla di una "patrimoniale". Ma dal Consiglio europeo il presidente del Consiglio ostenta sicurezza affrontando i giornalisti in conferenza stampa: "Non mi sembra che ci sia alcun rapporto conflittuale con le istituzioni europee - ha sottolineato il capo del governo italiano -. Abbiamo grandissima fiducia e un grande desiderio di investire nell'Europa che non rappresenta il nostro passato ma il nostro futuro". Il premier ha parlato del piano di riforme che dovrebbero concretizzarsi nelle prossime settimane e ha ribadito, come già più volte nei suoi interventi pubblici, di volere chiudere quella partita entro il 1 luglio. "Ci vediamo il 2 luglio a Strasburgo - ha detto facendo riferimento all'inizio del semestre italiano di presidenza Ue - e vedrete se le riforme le avremo fatte. Giudicherete voi. L'Italia non è un Paese che viene in Europa a fare la cicala che scialacqua, noi siamo contribuenti attivi".Nel frattempo ,sempre a bruxelles, il capo del governo ha incontrato il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, in un faccia a faccia di mezzora a margine del vertice europeo. Lo staff di Renzi parla di incontro positivo e di grande attenzione al programma di riforme annunciate dall'esecutivo, in particolare quelle sul lavoro. Ma dallo stesso Van Rompuy o dal suo entourage non è arrivato alcun commento.

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