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Patto di governo, Letta dà il via alle consultazioni

Letta

Il premier ha rinviato il vertice Italia-Turchia per definire "Impegno 2014". Primo incontro con Scelta Civica e e colloquio con il Capo dello Stato.

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Ha inizio l'offensiva di Enrico Letta per rilanciare l'azione del suo governo. Il Presidente del Consiglio ha convocato per un giro di consultazioni i leader della maggioranza. Scopo: dar vita ad un nuovo patto di coalizione che sarà siglato a breve. Il premier ha venti giorni di tempo. Spera di chiudere prima dell'appuntamento con la Commissione europea del 29. Si inizia con Scelta Civica, partito moderato che però aveva dato segni di nervosismo a ridosso del Natale. Da questo incontro e da quelli che seguiranno, per tutta la settimana, scaturirà un documento, denominato "Impegno 2014". A conferma dell'importanza attribuita da Palazzo Chigi all'iniziativa, Letta ha deciso di cancellare il vertice bilaterale con la Turchia, previsto per il 17 gennaio. Dopo aver concordato con il premier turco Erdogan di far slittare il bilaterale italo-turco, il presidente del Consiglio stamattina è salito al Quirinale ed ha ragguagliato il presidente della Repubblica sull'inizio delle consultazioni per il patto programmatico di coalizione per il 2014, come ha spiegato il Quirinale. Il Colle ha anche fatto sapere che "il presidente del Consiglio terrà informato il capo dello Stato sull'evoluzione di queste consultazioni". Il "timing" degli incontri di maggioranza prevede che questi vadano avanti per tutta la settimana, in modo che il premier possa vedere tutte le forze politiche che lo sostengono e ascoltare le loro indicazioni. Può darsi che i tempi di questa fase si allunghino un pò, l'incontro con i socialisti di Riccardo Nencini potrebbe slittare a metà dell'altra settimana. In ogni caso entro venerdì dovrebbero andare a palazzo Chigi i Popolari di Pier Ferdinando Casini e Mario Mauro e la delegazione di Centro democratico guidata da Bruno Tabacci. E se con Ncd i formalismi potrebbero essere banditi, visto che Letta e Alfano lavorano fianco a fianco ogni giorno a palazzo Chigi e il tempo per fare il punto sul "patto" potrebbe sempre essere trovato, il momento determinante certamente quello dell'incontro con il Pd ed eventualmente con Matteo Renzi. Nel frattempo il dibattito nel Pd prosegue. Renzi rilancia e annuncia che entro fine settimana presenterà il suo Job act (la proposta di riforma in tema lavoro) in tre punti. Il Job Act, ha affermato il leader Pd, si propone di delineare "le regole d'insieme, vale a dire il panorama sistemico che parte dalle condizioni di chi fa impresa e deve essere messo in condizione di poterla fare". E le regole contrattuali saranno dunque solo uno degli aspetti del piano sul lavoro che sta ultimando la segreteria “dem”. "Il problema di creare lavoro non è semplicemente quello di ridurre la discussione politica - ha osservato Renzi - a un problema di normativa contrattuale ma è provare ad allargare il ragionamento".   L'INCONTRO CON SCELTA CIVICA "Siamo soddisfatti da questa prima tappa del percorso. Entro una decina di giorni ci sarà anche un tavolo di maggioranza per un confronto a più voci", ha commentato Stefania Giannini al termine della riunione con Letta. "Abbiamo chiesto un tavolo con gli altri partiti e abbiamo buone ragioni per ritenere che la proposta sarà accolta", ha aggiunto.

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