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No alla procedura d'urgenza per l'incandidabilità del Cav

BERLUSCA-C_WEB

Il Senato ha respinto la mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle. A favore hanno votato solo i grillini e Sel

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Il Senato ha respinto la procedura d'urgenza per la incandidabilità di Silvio Berlusconi. Hanno votato a favore solo i senatori di M5s e Sel. Ad avanzare la richiesta di assegnare la procedura d'urgenza alla proposta di legge d'iniziativa popolare, «Parlamento pulito», era stato il partito di Beppe Grillo. Una mozione dell'intero gruppo parlamentare al Palazzo Madama del Movimento 5 Stelle, primi firmatari Gianluca Castaldi ed il capogruppo Nicola Morra, chiedeva anche di privare Berlusconi del titolo di cavaliere: «La condanna per frode fiscale confermata dalla Suprema Corte di Cassazione appare tale da rendere indegno, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 13 della legge 15 maggio 1986, n. 194, il titolare della onorificenza dell'Ordine cavalleresco al merito del lavoro di cui in premessa». La mozione impegnava «il Governo, ad attivare le procedure di revoca previste dalla Legge 15 maggio 1986, n. 194 con riferimento al conferimento dell'onorificenza di cavaliere del lavoro al Dott. Silvio Berlusconi».

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