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Ignazio Marino è sindaco di Roma

Ignazio Marino eletto Sindaco di Roma

Con il 63,93% dei voti ha battuto Gianni Alemanno, fermo al 36,07% delle preferenze. «Sono emozionato per la responsabilità che la città mi consegna»

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Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma. Con il 63,93% dei voti ha battuto Gianni Alemanno, che di consensi ne ha conquistati soltanto il 36,07%. Sul maxischermo allestito nella sala stampa di Ignazio Marino, a piazza di Pietra, parla Gianni Alemanno: l'ex sindaco ammette la sconfitta e subito si leva un applauso. Grida di gioia da parte dei membri dello staff di Marino. In molti gridano il coro «Daje», leit motiv della campagna elettorale. Fischi per Alemanno nel momento in cui è apparso in video per la conferenza stampa. «Sono emozionato per la responsabilità che la città mi consegna. Grazie a chi ha creduto nella mia candidatura», sono le prime parole del neosindaco di Roma, dopo la vittoria. «Spero che nel lavoro difficile che c'è da fare in un tempo di crisi economica ci sia la collaborazione anche dell'opposizione e di quelle forze come il Movimento 5 Stelle e il movimento di Alfio Marchini. Mi aspetto da tutti il confronto sui temi anche da chi è sindaco uscente». Alemanno ha poi ringraziato «tutte le persone che si sono impegnate, il mio staff e il comitato elettorale che hanno messo in campo un grande sforzo di militanza e di impegno». Secondo il sindaco uscente, gli elettori che lo hanno votato e l'impegno dei suoi sostenitori sono «una buona base da cui ripartire per il centrodestra e per tutti coloro che non si riconoscono nei valori di riferimento di Ignazio Marino». Affluenza alle urne in calo a Roma per le elezioni amministrative. Secondo i dati diffusi dal Viminale, si è recato a votare per il ballottaggio Marino-Alemano il 44,93% degli aventi diritto contro il 52,81% del primo turno. Alle Politiche del 2008 il chirurgo Dem si ricandida e viene rieletto. Nel 2009 sfida Pierluigi Bersani e Dario Franceschini nella corsa alla segreteria del Pd risultando terzo con oltre il 12% dei voti. Nell'ultima legislatura è stato anche presidente della Commissione Parlamentare sull'Efficacia e l'Efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Il 7 aprile vince superando il 50% dei voti le primarie del centrosinistra battendo l'europarlamentare David Sassoli, il renziano Paolo Gentiloni, la candidata di Sel Gemma Azuni, Patrizia Prestipino e Mattia Di Tommaso del Psi. Il 22 maggio il Senato accoglie con 179 voti a favore, 67 contro e 10 astenuti le dimissioni da senatore di Marino le prime presentate prima di conoscere il risultato del voto. In campagna elettorale non sono mancate le polemiche sull'attività di ricercatore di Marino, bersaglio degli animalisti per i suoi studi che hanno coinvolto gli animali. Al primo turno l'ex senatore ha staccato il sindaco uscente Gianni Alemanno di 12 punti risultando primo con il 42,6% dei voti. «Missione compiuta», così Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha salutato la vittoria di Ignazio Marino al Campidoglio. «È una giornata bellissima, devo dire che anche per me personalmente è stata una bella liberazione». Il dato, secondo Zingaretti, «è omogeneo: abbiamo vinto anche in zone storicamente avverse al centrosinistra. È un segno inequivocabile della voglia di cambiare di Roma che noi avevamo intercettato e Marino ha interpretato nei migliore dei modi».

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