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Bonannifavorevole all'alleanza Pd-Monti

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L'Agenda del sindacato «Serve un piano da 80 miliardi per far ripartire l'economia» Controllo della spesa, taglio alle agevolazioni, vendita degli immobili pubblici, lotta all'evasione

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RaffaeleBonanni, segretario generale della Cisl, presentando la propria agenda da sottoporre alle forze politiche per le prossime elezioni, traccia uno scenario degli equilibri possibili e delle priorità che dovrebbero essere affrontate nella prossima legislatura. Per far ripartire l'economia, Bonanni parla di un piano da 80 miliardi di euro così articolati: 10-11 miliardi da una riforma delle istituzioni e controllo della spesa pubblica, 40 miliardi dal taglio alle agevolazioni e lotta all'evasione, 30 miliardi dalla vendita del patrimonio immobiliare. In particolare, ha spiegato Bonanni, «dall'incremento della lotta all'evasione si potrebbero recuperare 25 miliardi di euro contro gli attuali 12-15 miliardi. Dai contributi alle imprese, almeno 10 miliardi potrebbero essere rifinalizzati alla riduzione del cuneo fiscale del costo del lavoro». L'attuale sistema fiscale è la «vera palla al piede» del Paese e il prossimo governo «non potrà non affrontare il nodo di una sua riforma» nel segno di una modifica della progressività. Il che significa spostare il peso fiscale dalle imposte dirette a quelle indirette. Questo sarà possibile disboscando la giungla delle agevolazioni «non sempre valide» che ora ammontano a circa 260 miliardi: i tagli potrebbero essere pari a 10 miliardi che rappresentano quelle agevolazioni pilotate dalle lobbies. «Non si tratta di discutere separatamente su questa o quella imposta, su patrimoniale sì patrimoniale no, su abolizione Imu si abolizione no. Quello che serve è una riforma organica e complessiva che risponda agli obiettivi di giustizia e crescita», spiega e sottolinea che il livello della pressione fiscale ha raggiunto il «limite della tenuta della coesione sociale». In 30 anni, infatti, è passata dal 30 al 54% al lordo del sommerso. «Venti punti in più - ha aggiunto - per alimentare una pubblica amministrazione elefantiaca e le articolazioni di uno Stato sempre più sconfinato». Bonanni mette in evidenza che siccome «mancano le risorse, l'unica strada da perseguire è la trasparenza politica e la concertazione con le forze sociali con l'obiettivo di rendere più credibile e competitivo il Paese per attirare nuovi investimenti internazionali». Al centro delle proposte di Bonanni, a questo proposito, anche la revisione del Titolo V della Costituzione. «Ha fatto scaturire in passato una babele che brucia soldi e blocca lo sviluppo alimentando degrado, corruzione». Ci deve essere quindi una nuova stagione costituente. In merito all'Imu la posizione della Cisl è netta. Bonanni dice no all'imposta per chi è proprietario di una sola abitazione perché «si tratta di tutelare i più deboli». Diverso il trattamento per chi è proprietario di più immobili che deve pagare da lla prima all'ultima. Altra questione aperta e urgente è quella degli ammortizzatori sociali. La Cisl ha calcolato che «senza il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga potrebbero esserci 500 mila disoccupati in piu». Bonanni quindi dice che è prioritario «trovare il sostegno economico». Il numero dei disoccupati, da inizio crisi ad oggi, potrebbe salire dai 3 ai 3 milioni e mezzo. Con la cassa integrazione in deroga infatti sono stati sottratti alal disoccupazione numerosi lavoratori.

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