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Don Merola dice no a Silvio: «Preferisco stare con i miei bambini»

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Madon Luigi Merola, prete napoletano da anni attivo sul fronte del contrasto alla camorra, non se l'è sentita di accettare la proposta ricevuta da Silvio Berlusconi. «Sono disposto a schierarmi – ha spiegato – ma a condizione di poter collaborare con deputati dalla fedina penale pulita, che sognano con me. Alcuni dei nomi che circolano non mi sono piaciuti». E non solo, tiene a sottolineare, per coinvolgimenti in indagini o processi: «Quasi tutti i nomi delle liste per Campania 1, Campania 2 e per il Senato sono di parlamentari uscenti, alcuni anche con più di due legislature alle spalle. Si dice che servono volti nuovi, ma il rinnovamento non c'è stato e non ci sarà, e questo non vale solo per il Pdl ma per tutti i partiti». «La politica – ha evidenziato - non ha compreso la grande lezione di Paolo VI, il quale disse che la politica è la forma più alta della carità cristiana. La stessa carità che hanno messo sotto i piedi: si pensa solo a difendere il proprio potere e la propria posizione, non capiscono invece che gli italiani sono stanchi di sentire le solite cose, sono esasperati. Anche questo mi ha portato a rinunciare, mi sono detto che è meglio stare con la mia gente, con i miei bambini». Don Merola resterà quindi a Napoli, «a lavorare per la mia città continuando a sporcarmi le mani. Saviano ha scritto un bellissimo libro dal quale è stato tratto un bellissimo film, poi se n'è andato. Ho rischiato che anche di me si dicesse che sono andato via. Invece resto perché le persone oneste devono restare, non possono andare tutte via». Ma don Merola continuerà anche a girare l'Italia, incontrando gli studenti nelle scuole per parlare di criminalità organizzata e legalità. Resta la gratitudine nei confronti di Berlusconi: «L'ho incontrato a Palazzo Grazioli, abbiamo parlato della Fondazione e di quello che facciamo. Voleva dare una chance a me e ai miei bambini, di questo gli sono riconoscente e lo ringrazio. Era una grande occasione per fare una legge sui beni confiscati, la legge che ho proposto a tutti i partiti: mi hanno sempre detto che l'avrebbero fatta, e invece la legislatura è finita senza che venisse mai avanzata la proposta. Spero che la prossima sia la volta buona».

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