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Calderoli rilancia: «Cav leader e Tremonti premier»

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Loha proposto il leghista Roberto Calderoli, per il quale «appare auspicabile la creazione di un'alleanza per vincere in Lombardia e probabilmente per riuscire a farlo anche a livello nazionale. Ora il Pdl si dia una mossa, dopo essere stato scaricato e schiaffeggiato da Monti». «Noi proponiamo Maroni come governatore della Lombardia – ha proseguito – e siamo pronti a riconoscere e a presentare Berlusconi come capo della coalizione, come richiede l'attuale legge elettorale, ma come candidato premier ci vuole qualcuno che non abbia mai votato i decreti Monti che hanno distrutto il Paese. Per fare un esempio un Tremonti. Ne parlerò a Maroni e poi andremo a vedere che cosa ne pensano e che cosa ci propongono gli amici del Pdl ma bisogna farlo in fretta perché i tempi stanno per scadere». «Conosco l'attuale legge elettorale e gli effetti che produce come nessun altro – ha continuato l'ex ministro leghista - e durante le feste natalizie mi sono divertito a fare una serie di simulazioni alla luce, o meglio al buio, della discesa in campo di Monti, una simulazione basata sui sondaggi più accreditati e sui possibili flussi elettorali e i risultati sono molto interessanti». «Il primo – elenca Calderoli – è che al Senato nessuna coalizione si avvicinerebbe neppure lontanamente alla maggioranza assoluta, neppure utilizzando i senatori a vita, e quindi anche lo stesso Monti. Il secondo è che, sorprendentemente, proprio grazie a Monti, alla Camera il distacco tra la coalizione di sinistra ed un'ipotetica alleanza di centrodestra si ridurrebbe a tre soli punti percentuali e quindi avremmo una partita ancora tutta da giocare. Il trezo è che il Professore, se scendesse in campo, arriverebbe quarto o quinto su cinque candidati premier, ovvero ultimo o penultimo. Grazie allo tsunami Monti l'allegra macchina da guerra di Bersani rischia di far la fine di quella di Occhetto».

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