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Napolitano: «Un'impresa senza aggettivi»

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Ela gioia per il successo contro la Germania contagia rapidamente anche le istituzioni sportive. «Lo spread stavolta lo abbiamo dettato noi...». Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, attinge ai temi economici per commentare con una battuta il successo dell'Italia. «La nazionale non finisce qui - ha aggiunto senza nascondere la gioia Petrucci ai microfoni di Raisport - è difficile e lo sappiamo, ma ci siamo. Siamo stati più stanchi e più bravi. Le chiacchiere stanno a zero, questa è la realtà: facciamo divertire, per questa Nazionale non finisce qui. Pensiamo alla prossima partita, la vittoria più bella - ha concluso il numero uno dello sport italiano - è quella che deve venire». A Varsavia, in rappresentanza del Governo italiano, c'era il Ministro dello Sport Piero Gnudi. Ma per la finale di domenica la musica cambierà. «Probabilmente ci saremo, dobbiamo parlarne con Monti» ha detto Gnudi a fine gara. Scelta in controtendenza con quanto dichiarato alla vigilia degli Europei quando quasi tutti i governi europei, compreso quello italiano, avevano annunciato che non sarebbero andati in Ucraina per protestare contro le politiche sui diritti civili del governo Janukovic e in particolare sull'ingiusta detenzione di Iulia Timoshenko. Ma la festa per il successo dell'Italia è stata contagiosa. Una bandiera italiana, infatti, è stata issata sulla famosa statua di Eros a Piccadilly Circus per festeggiare la vittoria degli azzurri. La piazza è stata poi invasa da un numero crescente di italiani. Inno di Mameli cantato a squarciagola dalla folla e tanti saluti ad Angela Merkel.

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