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Fidanzata in lacrime «Era bellissimo»

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La mamma: Anna ha visto tutto in tv Percassi: «Penseremo noi alla sorella»

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Annasi lascia abbracciare dalle amiche cercando un conforto impossibile. È toccato a lei e a un cugino di Piermario Morosini il compito più duro: quello del riconoscimento formale della salma. È toccato a lei il «sì» più difficile che una compagna possa pronunciare. La fidanzata di Piermario Morosini era arrivata in Abruzzo l'altra sera e ieri mattina era in ospedale poco dopo le 9, accompagnata da tanti amici che nella notte si sono messi in macchina per vedere, per l'ultima volta, il giovane calciatore. Un corteo silenzioso, nel quale la ragazza, poco più di vent'anni, ha provato a nascondersi. L'ultima riserva di solidità, Anna la spende per dire ai giornalisti che il funerale si farà a Bergamo, ma non prima di mercoledì, in attesa dell'autopsia e dei tempi legati all'inchiesta. Poi ha ceduto, blindata dalla protezione delle amiche. «Per noi Piermario era come un figlio - ha aggiunto la madre di Anna - dopo 5 anni di fidanzamento non peteva essere altrimenti. Mia figlia era davanti alla tv quando si è verificato il dramma e ha capito subito. Il ricordo più bello resterà il suo sorriso nonostante ogni tanto avesse un velo di tristezza negli occhi». Andando verso Bergamo la salma di Morosini passerà anche per Livorno. In serata i familiari del giocatore e il Livorno calcio hanno ringraziato la città di Pescara, il Pescara calcio e tutte le persone che sono state loro vicine. Tra gli amici c'è anche Mirko Frattali, che veste la casacca del Verona, con cui Morosini era andato in Spagna a vedere Messi in una partita del Barcellona. Tocca, poi, all'agente deel calciatore allontanare qualche dubbio: «Era un ragazzo che soffriva poco anche gli infortuni - ha detto Ernesto Randazzo -. Aveva un rendimento costante, non soffrivca di alcun piccolo acciacco». Questa mattina l'autopsia sarà effettuata dal dottor D'Ovidio. Inatteso, arriva il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini, scortato dal presidente del Pescara Sebastiani. Dall'ex giocatore del Milan neanche una sillaba, ma l'espressione commossa parlava da sé. Dopo di lui, il presidente di Lega, Andrea Abodi. In obitorio anche Giovanni Galeone, l'allenatore che aveva avuto il centrocampista all'Udinese nella stagione 2005-2006. Intanto il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi ha annunciato che si occuperà dell'assistenza della sorella disabile di Piermario Morosini: «Ritengo sia mio dovere personale e quello dell'Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini, così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata. Maria Carla Morosini sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla». Infine, una curva dello stadio di Bergamo potrebbe essere intitolata a Piermario Morosini. Lo stadio «Atleti azzurri d'Italia» ha già la Curva Nord (quella dei tifosi dell'Atalana) intitolata a Federico Pisani, il calciatore nerazzurro morto a 23 anni in un incidente stradale a Milano il 12 febbraio 1997. Ieri «L'Eco di Bergamo» ha lanciato la proposta di dedicare a Morosini la Curva Sud, riservata ai tifosi ospiti. La proposta è stata subito accolta dall'amministrazione comunale, proprietaria dell'impianto.

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