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Napolitano: evasori indegni del Paese Protezione Civile +5 cent sulla benzina

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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Il presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, ha puntato con forza l'indice contro gli evasori fiscali, che pure non sono pochi, dicendo che il loro nome non è degno di essere associato a quello dell'Italia. Il capo dello Stato, questo pomeriggio, si è recato ad assistere agli stati generali del volontariato della Protezione Civile, che si sono tenuti nell'Aula Magna dell'Università di Roma Tre. Rivolgendosi ai presenti ha detto che "l'Italia della solidarietà è davvero l'Italia migliore". Certo, "il Paese presenta di sé diverse immagini e diverse logiche di comportamento", per cui a gente come i volontari si oppongono "che logiche particolaristiche, asociali e di aperto disprezzo del bene comune". Tra queste Napolitano ha citato esplicitamente gli speculatori che mettono a repentaglio l'ambiente ed il sistema idrogeologico nazionale, ma soprattutto " le logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale". "Non contrappongo nemmeno le due cose", ha concluso riferendosi all'Italia della solidarietà e a quella dell'evasione fiscale, "questi comportamenti devianti, seppur diffusi, non meritano di essere associati al nome di Italia". L'INTERVENTO DI MONTI "La legge italiana sulla Protezione civile - ha detto il premier Mario Monti nel suo intervento - è un esempio unico che coglie la profonda debolezza di un sistema Paese spesso inadeguato in quanto troppo frammentato e con lo sguardo troppo rivolto in se stesso". Monti ha anche sottolineato come la riforma della Protezione civile sia una riforma strutturale che accelera i tempi di azione nelle emergenze. "Io sono qui volontario per mettere in sicurezza il Paese - ha aggiunto il presidente del Consiglio alludendo alla crisi economica - C'è una consonanza tra la vostra attività e la mia funzione di volontario per la messa in sicurezza, assieme a tutto il sistema politico-parlamentare, del Paese". ACCISA SULLA BENZINA Confermato, nel nuovo dispositivo sulla Protezione Civile, l'aumento immediato e obbligatorio dell'accisa sui carburanti per supplire all'eventuale esaurimento del "fondo spese impreviste". La flotta antincendio viene trasferita ai Vigili del fuoco, mentre il centro operativo aereo unificato rimane alle dipendenze del dipartimento. Non c'è invece la tassa sugli sms di cui si era parlato 1 nei giorni scorsi e contro cui si era levato un coro di critiche. Nel momento della dichiarazione dello stato di emergenza - spiega Palazzo Chigi - si provvede al fabbisogno finanziario utilizzando le risorse del fondo nazionale di Protezione civile. Qualora sia utilizzato anche il fondo spese impreviste, lo stesso è immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri, in misura non superiore a 5 centesimi per litro. Al momento della dichiarazione dello stato di emergenza, inoltre, le Regioni hanno facoltà di elevare l'imposta regionale sulla benzina di loro competenza sino al massimo di 5 centesimi per litro.

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