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Napolitano non vedrà i sindaci anti Tav

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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Napolitano in visita a Torino dove però non incontrerà i sindaci contrari ai lavori della Tav in Val Susa. Il presidente della Repubblica è arrivato a Palazzo Madama per presenziare al convegno "La magistratura ordinaria nella storia dell'Italia unità", organizzato dal Csm in occasione del 150esimo dell'Unità d'Italia. Napolitano ha salutato una scolaresca di bambini di quarta e quinta elementare della scuola primaria "D'Assisi" dell'Istituto Tommaseo di Torino, che lo ha accolto cantando l'inno di Mameli e gli hanno consegnato due libri sull'Unità d'Italia e sul Museo della Resistenza di Torino, con un appello affinché non venga chiuso. Poco prima di Napolitano erano arrivati a Palazzo Madama il ministro della Giustizia, Paola Severino, il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e il ministro del Welfare, Elsa Fornero. STOP ALLA VIOLENZA Il Capo dello Stato non incontrerà i sindaci contrari all'Alta Velocità come è stato ribadito ieri dallo stesso Napolitano. Pur non entrando nel merito della decisione ("non mi compete") il presidente ha appoggiato la linea di Mario Monti nei confronti delle proteste che degenerano in violenze: "Considero mio dovere riaffermare il principio di legalità, il rispetto delle leggi e delle forze poste a presidio dello Stato democratico, come supremo valore costituzionale e fondamento della convivenza civile". Il capo dello Stato in una nota ha specificato: "L'espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo, deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni, come quelle che si sono purtroppo verificate anche negli scorsi giorni in nome dell'opposizione al progetto Tav Torino-Lione". ANDARE AVANTI CON L'OPERA La nota del Quirinale ieri ricordava anche che la decisione di andare avanti con l'opera è stata assunta dai vari governi che si sono succeduti con "molte discussioni e mediazioni". Un punto che lo stesso Monti aveva sottolineato venerdì scorso, nella dichiarazione dopo la riunione di governo che aveva confermato il via libera alla Tav. In cui aveva anche confermato la linea dura contro le proteste illegali, e annunciato lo sblocco - al prossimo Cipe - dei primi 20 milioni (sui 300 previsti nel corso degli anni) di "compensazioni" ai territori interessati: impegno confermato nell'incontro con il governatore del Piemonte Roberto Cota.  

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