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Per ora di taglio delle tasse non se ne parla.

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Venerdìal consiglio dei ministri arrivano solo semplificazioni fiscali, ovvero norme per rendere la vita più facile ai cittadini. Di soldi restituiti, dopo gli annunci roboanti di incassi supplementari strappati agli evasori, non ce ne sarà traccia. Insomma nuovo stile, più sobrio ed elegante, ma stesso risultato e cioè: intanto si continui a pagare, poi si vedrà. Il premier Mario Monti sul tema è stato molto preciso: «Nel decreto sulla semplificazione fiscale di cui il consiglio dei ministri si occuperà venerdì non ci saranno misure per il ristorno dell'evasione». Escluso quindi che sarà disposto già venerdì l'utilizzo dei proventi della lotta all'evasione per l'abbassamento delle aliquote Irpef. Ai contribuenti resta solo la speranza. E infatti nello stesso incontro dei ministri a Palazzo Chigi sempre secondo Monti «potremmo forse istituire un fondo nel quale far fluire ricavi dalla lotta all'evasione in attesa di verificare la loro entità». Un primo passo per creare le condizioni per dividere il tesoretto recuperato dai furbetti del fisco. Ma anche di questo non c'è certezza. Quella c'è invece sulla fine dell'esenzione dell'Ici sui beni della Chiesa cattolica utilizzati per fini commerciali. Nel testo presentato venerdì non ce ne sarà traccia. Per la misura c'è bisogno di riflessione ha spiegato il premier che ha aggiunto: «Non so ancora dire se nel decreto di venerdì ci sarà la misura» che toglie l'esenzione dall'Ici per gli immobili delle associazioni no profit adibiti ad attività commerciali. Infine Monti ha sgombrato il campo da ogni ipotesi di condoni fiscali. Che potrebbero celarsi anche nell'ipotesi di possibile un accordo con la Svizzera: «Quello che può sembrare un attacco alla grande evasione può essere un condono, come avvenuto con lo scudo che abbiamo in parte riaperto» ha spiegato il presidente del consiglio Monti. Dunque in attesa della fatidica data del 2013 e del pareggio di bilancio chiesto dall'Ue il governo non ristornerà un solo euro ai cittadini. Una linea di condotta che mal si concilia, però, con l'annuncio più volte reiterato di puntare alla crescita. Parola mitica che si accende però solo con più denaro nelle tasche degli italiani. Dunque della rivoluzione fiscale prossima ventura resta solo la semplificazione. Che consisterà secondo la bozza del decreto legge fiscale tra gli altri nella cancellazione dei mini-debiti fiscali, la chiusura d'ufficio delle partite Iva inattive, le liste selettive di evasori, il ritorno dell'elenco clienti-fornitori. Nel testo nessuna traccia poi della razionalizzazione delle detrazioni, nuovo catasto, regole sull'abuso di diritto. Ecco le misure nella bozza. Sconti dal 2014. Arriva un fondo con i proventi della lotta all'evasione: se arriveranno maggiori entrate nel 2012 e nel 2013 una quota potrà essere destinata, a partire dall'anno successivo, ai redditi bassi e all'aumento delle detrazioni per i familiari a carico. Il calo delle tasse, da attuare dopo il pareggio di bilancio, sarà comunque condizionato al rispetto del target dei conti. Black list evasori. Conterranno i nominativi dei contribuenti che sono stati «ripetutamente» pizzicati a non emettere scontrini o ricevute. I controllori potranno attingere da queste liste i nominativi per nuovi accertamenti. Cancellati i mini-debiti. Nessuna iscrizione a ruolo per quelli inferiori ai 30 euro. Rate flessibili anti-crisi. Per la rateizzazione dei debiti si potrà optare, invece di rate costanti, per rate variabili di importo crescente. Limite a pignoramenti per stipendi. Si potrà arrivare al massimo ad un decimo per importi fino a 2.000 euro e a un settimo per importi da 2.000 a 5.000 euro. Blitz anche in locali onlus. Per contrastare l'evasione dell'Iva potranno essere fatte ispezioni anche nei centri di queste organizzazione dove si svolgono attività commerciali o di servizio. 5 x mille, porta aperta ai ritardatari. Anche se scade il termine saranno inclusi nella lista, per accedere ai contributi, i contribuenti che hanno tutti i requisiti. Chiusura d'ufficio partite iva inattive. Ci penserà l'Agenzia delle Entrate. Partite Iva, vetrina on line. Chiunque potrà consultare tutti i dati. L'ispettore potrà scommettere. Arriva un fondo da 100 mila euro l'anno per le giocate degli ispettori dei Monopoli. Ma saranno possibili solo nelle operazioni messe in campo per scovare i giochi illegali e l'evasione. Rincara multa per fughe capitali. La sanzione passa dal 5 al 30% della maggiore valuta esportabile. Via domicilio fiscale. Non sarà più richiesto negli atti destinati all'amministrazione finanziaria. Antimafia e giochi. Aumentano le richieste di documentazione per chi vuole esercitare un'attività nel settore scommesse. Studi di settore. Arrivano misure per sanzionare l'infedele indicazione dei dati.

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