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Napolitano taglia le spese

Il palazzo del Quirinale

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«Taglia-spese» in azione al Quirinale che non vuole pesare troppo sulle casse dello Stato: il bilancio di previsione per il 2012 - reso noto dal Colle sul sito on line - dice che il fondo di dotazione, che ammonta a 228 milioni di euro, è invariato rispetto al 2008 e che resterà tale fino al 2014. Una cura dimagrante che ha prodotto i suoi effetti grazie ad una serie di interventi in più direzioni: il taglio del personale (sceso di 394 unità dal 2006); il blocco degli stipendi e del turnover, una riforma delle pensioni con l'estensione pro rata, a partire da quest'anno, del regime contributivo a tutto il personale di ruolo che fruisce del regime retributivo. Ma con l'arrivo al Colle di Giorgio Napolitano, il Quirinale ha cominciato fin da subito a stringere la cinghia: dall'inizio del settennato, infatti, i risparmi ammontano a oltre 60 milioni di euro. BLOCCO TURN OVER, STIPENDI E PENSIONI Tra le misure che hanno consentito rilevanti economie di spesa: blocco del turn over del personale di ruolo, progressiva riduzione del personale distaccato; introduzione del regime pensionistico contributivo, soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, blocco degli stipendi e delle pensioni al livello del 2008 fino al 2013; soppressione di alcune indennità, insieme alla revisione di tutti i comparti della spesa per beni e servizi; riforma delle pensioni di anzianità, la cui disciplina è stata allineata a regime ai principi dell'ordinamento generale.  CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ DA SEGRETARIO GENERALE E CONSIGLIERI Si è data attuazione alle manovre approvate dal Governo a partire dal 2010, compresa l'applicazione del contributo di solidarietà del 5 e del 10 per cento anche alle indennità di funzione del Segretario generale, dei Consiglieri e Consulenti del Presidente, e ai compensi del personale a contratto. PERSONALE RIDOTTO: TAGLIO DI 394 UNITÀ Il personale si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2006 di ben 394 unità. Nel corso del 2011 si è avuta una ulteriore riduzione di 20 unità del personale di ruolo (da 843 a 823) mentre è rimasto stabile l'ammontare sia del personale comandato che a contratto (103 unità). SPESA COMPLESSIVA INVARIATA, 245 MLN EURO La spesa complessiva prevista ammonta a 245,3 milioni di euro (237,2 al netto anche delle ritenute previdenziali a carico del personale), rimanendo sostanzialmente invariata rispetto sia al dato del bilancio assestato 2011 sia a quello dell'iniziale bilancio di previsione dello stesso anno. Esaminando l'andamento della spesa per il personale in servizio e in quiescenza, che costituisce l'88,3% della spesa complessiva, si rileva che la spesa per il personale in servizio registra un calo rispetto al bilancio assestato del 2011, passando da 136,1 a 132,8 milioni di euro (53,07 per cento della spesa complessiva). PIÙ SPESE PER 150° UNITÀ D'ITALIA E RESTAURO La spesa per beni e servizi, pari a 24,2 milioni di euro (9,7 per cento della spesa totale), cresce di 1,3 milioni di euro rispetto all'assestato 2011 (ma di solo 300.000 euro rispetto al bilancio di previsione per il 2008), a causa di aumenti dovuti all'incremento del tasso d'inflazione, all'aumento degli oneri fiscali (aliquota IVA ordinaria e tributi locali), ma anche alle spese per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia e per la intensificazione degli interventi diretti al restauro e alla manutenzione della dotazione immobiliare e degli arredi, e alla fruizione del Palazzo del Quirinale da parte del pubblico.

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