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Casini ci prova: alla Camera un ddl per la trasparenza

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L'avevaannunciato nei giorni scorsi, domenica l'ha resa nota al segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e quello del Pdl, Angelino Alfano, e ieri è arrivata ufficialmente alla Camera la proposta di legge di Pier Ferdinando Casini per la riforma dei partiti, che auspica possa trovare una corsia preferenziale. Ai fini dei rimborsi elettorali, si prevede nel testo, i partiti cessano di vivere se non presentano proprie liste alle elezioni politiche nazionali ed europee. In questo caso il loro patrimonio è acquisito dallo Stato, che lo liquida secondo le regole del Codice Civile. Non solo, il ddl dispone che per accedere ai rimborsi elettorali e alle altre provvidenze pubbliche, dirette ed indirette, i partiti debbono sottoporre i bilanci annunali preventivi e consuntivi e i rendiconti dei rimborsi elettorali al controllo della Corte dei Conti e depositarli, una volta approvati, presso i due rami del Parlamento. I beni mobili ed immobili dei partiti devono essere ad essi intestati. Se i partiti vogliono investire la propria liquidità possono farlo esclusivamente in titoli di Stato. Per accedere ai rimborsi però, così come ad altra forma di provvidenza pubblica i partiti devono munirsi di statuti che recepiscono «il metodo democratico». Alla Cassazione il compito di omologare gli statuti dei partiti che dopo tale verifica, acquistano personalità giuridica. La proposta dell'Udc prevede inoltre che tutte le risorse e i beni dei partiti devono essere destinati in via esclusiva agli scopi del partito come disciplinato dallo stesso ddl e dallo statuto. Tutte le donazioni superiori a 5mila euro devono essere rese pubbliche e le contribuzioni superiori a 50mila euro a società o fondazioni obbligano queste ultime a sottoporre i propri bilanci al controllo della Corte dei Conti. «Ci auguriamo una corsia preferenziale da parte dei partiti che sostengono il Governo Monti e anche da quelli che non lo sostengono e che hanno interesse ad un processo di chiarezza in ordine all'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione - ha spiegato Casini - La crisi dei partiti, la crescita dell'antipolitica, la feroce diagnosi sullo stato dell'arte dei partiti, non ci fa cambiare idea: non c'è alternativa credibile se non i partiti per concorrere alla vita della nazione».

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