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Vertice Napolitano-Wulff: serve accordo valido sul lavoro

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Il presidente della Repubblica Napolitano e il presidente della Repubblica Federale tedesca Christian Wulff

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La coesione sociale, fattore fondamentale per la ripresa economica dell'Italia, non equivale "all'immobilismo ma alla massima intesa per il cambiamento e le riforme". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando il presidente tedesco Christian Wulff al Quirinale. Per Napolitano "è fondamentale concepire anche la riforma del mercato del lavoro in funzione di un accrescimento della produttività che, purtroppo, in Italia è stata stagnante da molti anni". Napolitano pone infine "il problema della necessità di un accordo valido tra le parti sociali, in particolare i sindacati, e il governo". Troppi giovani italiani disoccupati Il presidente tedesco Wulff ritiene "inaccettabile" l'alto numero di giovani disoccupati in Italia. "Dobbiamo combattere una disoccupazione giovanile così alta come quella italiana, in Europa non è accettabile, è troppo alta, perchè è un focolaio di crisi, di conflitti futuri", ha dichiarato il capo di Stato tedesco, al termine dell'incontro con Napolitano al Quirinale. "Non è possibile andare avanti con il precariato eterno, rimanere a casa fino a 27, 28, 30 anni e oltre, servono riforma del mercato del lavoro e flessibilità", ha proseguito Wulff nel corso della conferenza stampa congiunta, auspicando maggiori "possibilità di accesso al mondo del lavoro" per i giovani e un loro coinvolgimento nelle riforme, argomento del quale discuterà con Mario Monti durante la colazione di lavoro. Il problema dell'Italia è la burocrazia Per Wulff il decreto "Cresci Italia" ha "ottenuto tanto riconoscimento in Europa" ma anche i mercati attendono ora che "la riforma venga attuata" e "c'è ancora molta aspettativa sulla riforma del mercato del lavoro". Il presidente tedesco individua in particolare tre problemi del nostro Paese: "la burocrazia, i pagamenti della pubblica amministrazione e la riforma del mercato del lavoro". Wulff ritiene "inaccettabile" l'alto numero di giovani disoccupati in Italia. "Dobbiamo combattere una disoccupazione giovanile così alta come quella italiana - sottolinea - in Europa non è accettabile, è troppo alta, perché è un focolaio di crisi, di conflitti futuri". "Non è possibile andare avanti con il precariato eterno, rimanere a casa fino a 27, 28, 30 anni e oltre, servono riforma del mercato del lavoro e flessibilità", aggiunge Wulff nel corso della conferenza stampa congiunta al Quirinale con il presidente Napolitano. E auspica maggiori "possibilità di accesso al mondo del lavoro" per i giovani.  

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