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Ritardi e cancellazioni: i pendolari fanno i conti con neve e ghiaccio

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Mase è chiaro per tutti che questo è un tema importante per colmare il gap italiano e rilanciare l'economia, è altrettanto evidente che si deve pensare alle grandi opere senza per questo trascurare la mobilità quotidiana di migliaia di pendolari. Il gelo di questi giorni ha riportato drammaticamente alla ribalta le condizioni pietose in cui tante persone sono costrette a muoversi, con la rete ferroviaria andata in tilt in molte regioni. A cominciare dal Lazio, dove la presidente della Regione Polverini ha sottolineato l'inadeguatezza della rete di Trenitalia (ma anche dell'Enel) e del sistema di emergenze, facendo riferimento soprattutto all'odissea dei passeggeri del treno fermatosi venerdì alle porte di Cesano. Ieri la linea che collega Roma Ostiense a Viterbo è stata ripristinata solo nel tratto urbano, appunto fino a Cesano. Non va molto meglio altrove. Disagi in nottata per i viaggiatori di due treni a lunga percorrenza sono stati segnalati dalla Protezione civile del Molise. Il primo convoglio, proveniente da Milano e diretto a Bari, è rimasto bloccato alla stazione di Termoli (Campobasso). La Protezione civile ha provveduto ad allestire pullman sostitutivi. Il secondo treno, diretto a Nord, è rimasto fermo a causa della mancanza di energia elettrica tra le stazioni di Chieuti (Foggia) e Campomarino (Campobasso). Dopo circa 3 ore una locomotiva rimorchio ha provveduto a trainare il convoglio nella stazione di Termoli. Ieri mattina sono ripresi i collegamenti ferroviari, seppur a rilento, da Campobasso per Roma, Napoli e Termoli. Forti disagi anche al nord. Massima allerta per il nodo di Bologna. Sulle linee più colpite dal maltempo, è previsto il passaggio di speciali locomotori raschiaghiaccio, per la pulizia della linea di alimentazione elettrica, e a turbina, per la rimozione della neve dai binari. Sono 31 i treni soppressi ieri in Friuli a causa delle temperature glaciali e si tratta in gran parte di convogli destinati ai pendolari. Trenitalia spiega i disservizi con le difficoltà, causa gelo, dei treni ad alzare i pantografi. Due i treni a lunga percorrenza soppressi: l'intercity che parte da Trieste alle 7,04 e l'Intercity proveniente da Roma che arriva a Trieste alle 23,58, gli altri 29 convogli soppressi sono regionali, in gran parte sostituiti da pullman. In Abruzzo oggi è previsto normale servizio ad eccezione della Avezzano-Roccasecca, sospesa a causa degli alberi caduti sulla linea. A. A.

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