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I treni stentano a riaccendere i motori

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DisagiCorse saltate e ritardi a Termini e Tiburtina. Polverini: sui regionali utenti abbandonati I passeggeri:poche informazioni. Riapre a singhiozzo la Roma-Pescara, solo coi bus a Rieti e Viterbo

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Corsein ritardo e saltate sia a Termini che a Tiburtina, treni a singhiozzo anche a La Storta e sulla linea Roma-Fiumicino-Orte. La Roma-Viterbo ancora bloccata. Ma, soprattutto, la rabbia dei viaggiatori per la mancanza di informazioni e di assistenza dalle Ferrovie. Il maltempo ha letteralmente messo in ginocchio il traffico su rotaia. Disagi che sono andati avanti per tre giorni e che hanno cominciato ad attenuarsi in parte solo ieri sera. I treni sulla Roma-Pescara hanno ripreso il servizio ieri pomeriggio anche se a ritmi ridotti. La linea che collega il Tirreno all'Adriatico, infatti, è stata la più colpita con moltissimi rami e alberi caduti sui binari. Il caso più emblematico è quello dei treni bloccati a Tivoli per due giorni con i passeggeri intrappolati in stazione senza informazioni. Sono riusciti a ripartire in pullman soltanto la notte tra sabato e domenica. Stamani, invece, è previsto che ripartano i treni Sulmona-L'Aquila mentre rimane chiusa la Avezzano-Roccasecca. Ieri mattina la stazione Tiburtina di Roma era una landa desolata. Chi voleva raggiungere l'Abruzzo ha aspettato invano comunicazioni certe. Alessandra doveva tornare a Pescara dopo un soggiorno nella Capitale. Si è presentata sui binari per prendere il treno programmato. Sul monitor la sua corsa era segnata regolarmente: partenza 10,40. Dopo un'ora di attesa ha scoperto che il treno era soppresso ed è tornata alle 14,30 per prendere la corsa successiva. «Quando sono arrivata - racconta - la biglietteria era chiusa, siamo andati tutti al binario indicato e siamo saliti sui vagoni. Poi, senza comunicazioni via radio, ma solo con il passa parola, ci hanno spostato su un altro binario. A quel punto, c'è stato di nuovo cambio e ci hanno fatto tornare sul treno di prima. Siamo partiti con due ore di ritardo». In tutto questo caos, il sito internet di Trenitalia è stato aggiornato a rilento. Altre persone, nella serata di sabato, sono state sballottate tra Tiburtina e Ostiense senza riuscire a capire su quale treno sarebbero dovute salire. Sulla Roma-Fiumicino-Orte i collegamenti sono ripartiti ieri pomeriggio, anche se con treni soppressi o con 40-50 minuti di ritardo. La linea che collega la Capitale a Viterbo ha continuato ad essere bloccata a causa dei rami e degli alberi caduti sulle rotaie. Il servizio è stato garantito esclusivamente nel tratto urbano. Sulle linee Terni-Rieti-L'Aquila e Orte-Viterbo, il servizio è effettuato con autobus sostitutivi. La gestione della rete ferroviaria è finita nel mirino anche della governatrice Polverini: «Gli utenti dei treni regionali sono stati abbandonati a se stessi da Trenitalia, che non è stata in grado di liberare i tratti ferroviari, come io e il prefetto Pecoraro avevamo chiesto». Anche nelle altre regioni viaggiare in treno è stato un tormento. Bologna e il Riminese sono state le zone che hanno patito i disagi maggiori. La Protezione civile ha fatto sapere che la neve caduta ha superato anche i due metri. Il responsabile dell'Emilia Romagna, Demetrio Egidi, ha spiegato che «ricorrentemente le Ferrovie ci segnalano stop di treni». Un Intercity a San Lazzaro, alle porte di Bologna, è rimasto intrappolato con 300 persone. Ancora critica la situazione in Molise, dove nessun treno è partito o arrivato nelle stazioni.

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