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Bankitalia: liberalizzazioni migliorabili

L'Aula del Senato

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Il decreto liberalizzazioni varato dal governo punta a un "alto grado di concorrenza che è desiderabile". Perché è una "condizione per una crescita duratura". Lo afferma il vicedirettore di Bankitalia Salvatore Rossi in audizione al Senato. "Il complesso delle misure - prosegue - segna un importante avanzamento nel percorso che deve portarci una piena concorrenza. Le misure sono il più delle volte incisive, ma non mancano aspetti migliorabili, ad esempio nei trasporti". È "indubbio che con questo decreto si fanno dei passi avanti concreti e rilevanti nella modernizzazione del paese. Occorre procedere in questo sforzo. I frutti potranno non vedersi subito ma è una strada obbligata per far uscire l'economia italiana dalla condizione quasi stagnante degli ultimi 15 anni", ha detto ancora Rossi, durante l'audizione alla commissione Industria di Palazzo Madama sul decreto liberalizzazioni. BANCOMAT, FARMACIE E NOTAI  "Per ridurre il costo di utilizzo delle carte e degli altri strumenti di pagamento elettronici sarebbero utili ulteriori interventi normativi che accrescano la trasparenza e il valore segnaletico dei prezzi applicati dalle banche, consentendo alla clientela scelte più consapevoli ed efficienti", ha detto il vicedirettore. Per Rossi più concorrenza per le farmacie e i notai rispetto a quella prevista dal decreto liberalizzazioni, porterebbe "benefici molto maggiori agli utenti". Rossi ha rilevato che in entrambi i settori sono stati "preservati gli attuali stretti limiti all'accesso da parte di altri soggetti. Un approccio più orientato a rendere contendibili quei mercati, riconsiderando le riserve di attività e le esigenze del servizio universale, darebbe agli utenti benefici molto maggiori".   LA PARCELLA DEGLI AVVOCATI Per il vicedirettore generale della Banca d'Italia sull'obbligo della pattuizione scritta del compenso per gli avvocati, abrogata dal decreto sulle liberalizzazioni, sarebbe meglio tornare invece a quanto prevedeva la manovra di agosto. "Il venire meno dell'obbligo per il professionista di pattuire il compenso per iscritto - ha osservato Rossi - rappresenta un passo indietro rispetto a quanto previsto dalla manovra di agosto. La pattuizione per iscritto del compenso favorirebbe lo sviluppo di dinamiche concorrenziali e accrescerebbe le tutele per i clienti; nella professione forense essa potrebbe avere anche importanti riflessi sul funzionamento delle giustizia civile: rendendo il cliente più consapevole delle complessive spese di un giudizio, contribuirebbe a scoraggiare la presentazione di cause di rilievo modesto o con limitate possibilità di successo e - ha concluso Rossi - avrebbe sicuramente effetti positivi di decongestionamento delle aule giudiziarie".   SOCIETÀ SEMPLIFICATE Rossi chiede inoltre di estendere la possibilità di aprire società a responsabilità limitata "semplificate" (con un euro di capitale) oltre ai giovani sotto i 35 anni. "Tale intervento - spiega - potrebbe utilmente essere esteso, rimuovendo il vincolo di età e adeguando la disciplina complessiva delle società a responsabilità limitata. Negli ordinamenti dei principali paesi sono presenti modelli societari che non prevedono requisiti di capitale minimo e consentono procedure di costituzione semplificate senza vincoli di natura soggettiva". SEPARAZIONE ENI-SNAM Con il decreto liberalizzazioni "si introduce una misura di grande rilievo: la separazione proprietaria da Eni delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio del gas, da realizzare attraverso la cessione da parte di Eni di una quota del capitale detenuta in Snam (la parte eccedente il 20%). La separazione - spiega il vicedirettore di Bankitalia - dovrebbe garantire un più equo accesso alle infrastrutture e stimolare gli investimenti per il loro sviluppo. Sono anche previsti interventi finalizzati a ridurre il costo del gas per le imprese e i consumatori (quali l'ampliamento della capacità di stoccaggio delle imprese e nuove modalità di definizione del prezzo del gas per i clienti 'vulnerabilì) nonchè a promuovere la concorrenza nei mercati finali dell'energia elettrica e del gas attraverso una maggiore trasparenza informativa".  

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